Charles De Ketelaere lancia una frecciata al Milan: le sue parole sono eloquenti, il trequartista belga ha il dente avvelenato
Nessun gol ed un solo assist in 40 gare ufficiali. Questo il bottino di Charles De Ketelaere al suo primo anno in Italia, con la maglia del Milan. Voluto fortemente da Maldini, l’ultimo “regalo” dell’ex ds ai colori rossoneri ben presto è stato bollato come un bidone.
Pioli ha dato ogni tipo di opportunità al belga nel corso della stagione ma l’ex Club Brugge non ha mai risposto alle aspettative, non riuscendo ad emergere. E così, in estate, la decisione della cessione, senza rimpianto alcuno.
Nuovamente in Serie A, in prestito alla squadra che con i giovani probabilmente non ha eguali in Italia e forse pochi in Europa. Il riferimento è naturalmente all’Atalanta di Gian Piero Gasperini che ha completamente rigenerato il trequartista belga.
L’allenatore l’ha utilizzato dietro alle punte ma anche come falso nueve ed il rendimento è stato semplicemente eccelso. In 36 gare giocate tra campionato e coppe, De Ketelaere ha realizzato ben 10 gol con otto assist: sei, invece, le reti in Serie A con altrettanti assist in 27 gare disputate.
Numeri davvero importanti per De Ketelaere che può davvero arrivare in “doppia doppia”. A Bergamo si è ambientato benissimo e senza pressione ha messo in mostra il suo potenziale che aveva convinto Maldini ad investire su di lui.
“Mi trovo benissimo all’Atalanta” ha detto il trequartista ai microfoni di HNL. “Dall’annata negativa al Milan ho imparato tantissimo, mi ha aiutato a ad eseguire passi in avanti. Si impara molto da una buona stagione ma di più da una meno buona”.
E De Ketelaere ha poi anche affrontato il tema Atalanta e soprattutto futuro. “Solo l’Atalanta poteva darmi il giusto stile di gioco, ho trovato l’ambiente giusto per me” ha poi aggiunto. “Gasperini è giusto e severo, tutti i giocatori sanno cosa fare e giochiamo un bel calcio”.
“Resterei all’Atalanta se dipendesse da me – ha poi proseguito – perché posso migliorare. Il Milan è una squadra grandissima ma non voglio finire in panchina, ho bisogno di giocare. A Bergamo mi hanno fatto sentire a casa, da compagni a staff a tifosi mi hanno molto aiutato”.
L’Atalanta ha un diritto di riscatto fissato a 22 milioni di euro, una cifra che sembra decisa a sborsare.