L’addio al Milan appare ormai praticamente certo. La sua prestazione di ieri è solo un’ulteriore conferma: la separazione ci sarà in estate
Una partita da dimenticare. La sua prestazione è stata davvero difficile da digerire e i tifosi lo hanno attaccato pesantemente. Inevitabilmente, ieri, in occasione di Sassuolo-Milan, il reparto difensivo è finito nel mirino della critica. Subire tre gol dai neroverdi, penultimi in classifica, è inaccettabile.
Inaccettabile è stato soprattutto l’atteggiamento mostrato dai giocatori di Stefano Pioli: non ha convinto Alessandro Florenzi e Malick Thiaw apparsi lenti e spesso in ritardo.
Ma non ha convinto soprattutto Simon Kjaer, fin troppo superficiale nelle giocate. La partita del danese, in campo per 55 minuti, è stata un vero disastro e con la sua uscita dal terreno di gioco, il Diavolo non ha più subito reti.
Kjaer, come spiegato sta Stefano Pioli, nel post gara, è stato sostituito anche per via di un problema fisico, avendo sentito tirare il flessore. L’ex giocatore di Roma e Atalanta, però, verosimilmente, sarebbe stato cambiato ugualmente.
E chissà che questi non possano essere i suoi ultimi minuti con la maglia del Milan. Andranno valutate le sue condizioni, ma Simon Kjaer ha compiuto 35 anni lo scorso 26 marzo e il suo futuro appare ormai scritto. Il Diavolo era già poco propenso ad un suo rinnovo di contratto (scadenza a giugno) e quest’ultima prestazione potrebbe aver convinto definitivamente il Milan a cercare un giocatore sul mercato, lasciando andare il danese.
L’acquisto di un centrale di difesa è una delle priorità del Milan. In estate oltre all’arrivo di un attaccante e di un centrocampista, il Diavolo proverà a mettere le mani su un nuovo giocatore che possa migliorare il reparto arretrato.
Così il nome in cima alla lista continua ad essere quello di Alessandro Buongiorno, ma trattare con il Torino a gennaio è stato più che complicato, con Urbano Cairo che ha chiesto ben 50 milioni di euro. Ora il centrale italiano potrebbe fare le valigie per qualcosa meno, anche sui 35/40 milioni, ma senza l’inserimento di contropartite diventa complicato pensare di chiudere un affare del genere.
Guardare altrove, dunque, appare un dovere: ecco perché è più facile pensare all’acquisto di uno tra Brassier del Brest o Lacroix del Wolfsburg. Entrambi hanno contratti in scadenza nel 2025 e una valutazione sui 20 milioni di euro, ma potrebbero sbarcare a Milano per meno.