Il patron del Milan era presente giovedì sera ad assistere dal vivo al match contro la Roma ed è andato via decisamente deluso.
Tra i tanti ospiti d’onore presenti l’altra sera a San Siro, spiccava la partecipazione di Gerry Cardinale. Il patron del Milan ha assistito dalla tribuna autorità alla sconfitta interna della sua squadra, sconfitta di misura dalla Roma nell’andata dei quarti di finale di Europa League.
Nulla è compromesso, visto che c’è ancora la partita di ritorno da giocare all’Olimpico, campo su cui il Milan in tempi recenti ha raccolto ottimi risultati in campionato. Ma la prestazione in linea generale della squadra rossonera non ha soddisfatto il presidente di RedBird Capital.
Come sottolineato dalla Gazzetta dello Sport, Cardinale ha lasciato gli spalti di San Siro visibilmente deluso e contrariato. Il tycoon statunitense non ha apprezzato affatto la prova del Milan, che non è quasi mai riuscito a prendere il sopravvento sulla Roma di De Rossi, tranne negli assalti finali. Ma ci si aspettava molto di più per una partita così importante.
Cardinale contrariato, Pioli ora rischia grosso
Impossibile non collegare la delusione di Gerry Cardinale con il futuro della panchina del Milan. La sconfitta in coppa potrebbe aver fatto traballare in maniera netta la posizione di Stefano Pioli. La prova non entusiasmante dei suoi, soprattutto nell’approccio alla gara, sarebbe piena responsabilità del mister emiliano.
Va ricordato come Cardinale sia stato l’unico del management rossonero a parlare in maniera critica e dubbiosa riguardo al lavoro del tecnico emiliano, poi successivamente difeso dagli attestati di stima dei vari Ibrahimovic, Furlani e Scaroni. Ma evidentemente il patron americano non è convinto della guida tecnica attuale. Lo 0-1 di ieri sera rischia di essere stato la pietra tombale sulla gestione Pioli.
Tutto dipenderà dalla gara di ritorno, ma l’impressione è che se fosse per il fondatore di RedBird l’attuale allenatore avrebbe minime chance di restare al Milan anche nel 2024-2025. Intanto Cardinale è già ripartito per altri incontri d’affari che potrebbero riguardare anche il Milan stesso. Anche se non se ne sta più parlando, non bisogna escludere l’arrivo di un socio di minoranza nel club. A livello di management, invece, sembra sfumata l’ipotesi Damien Comolli. Confermato Giorgio Furlani come amministratore delegato, con Geoffrey Moncada e Zlatan Ibrahimovic figure chiave per il futuro del club. L’unico cambiamento dovrebbe essere l’arrivo dell’americano Kirovski, impegnato nel progetto della squadra Under 23.