Gerry Cardinale è pronto ad una decisione irrevocabile: il proprietario del club rossonero dà il via alla rivoluzione
Gerry Cardinale è arrivato in Italia per assistere alla gara tra Milan e Roma e, di certo, non avrà certo apprezzato il risultato e l’epilogo della sfida. Non più tardi di qualche settimana fa aveva espressamente chiesto un Milan vincente, auspicandosi anni di trionfi per i rossoneri.
Ed invece alla prima gara utile Giroud e compagni hanno steccato. C’è il ritorno per rimettere le cose a posto, anche perché la semifinale è un obiettivo imposto dalla società, così come la possibilità di arrivare fino in fondo alla competizione.
L’arrivo di Cardinale in Italia, però, è servito anche per parlare con il suo braccio destro, Zlatan Ibrahimovic e soprattutto con l’intera dirigenza rossonera. C’è infatti da pianificare la prossima stagione ma anche i prossimi passi del club, con il patron che si è informato sulla situazione stadio, con il progetto San Donato, comune nell’hinterland milanese che dovrà ospitare il nuovo impianto del club.
Cardinale, in più di un’occasione, ha mostrato grande rispetto nei confronti di Ibrahimovic. Bandiera del club, l’ha voluto a tutti i costi in società, affidandogli il ruolo di senior advisor. Ora, però, il patron rossonero è pronto a dare maggiori poteri all’ex attaccante svedese dopo i primi mesi di apprendistato dietro ad una scrivania.
Cardinale, d’altronde, ha i suoi affari negli Stati Uniti ed in giro per il mondo ed ha quindi bisogno di un uomo di fiducia e di campo che possa portare avanti il progetto. Ecco perché sembra proprio che la scelta del patron sia quella di affidare tutto il progetto rossonero nelle mani di Zlatan.
Sarà quindi il dirigente svedese a decidere del futuro di Stefano Pioli. E, questa, potrebbe essere anche una buona notizia per l’allenatore, vista la stima riposta nei confronti del tecnico da parte di Ibra. Non solo il tecnico, però. Ibra, infatti deciderà gli eventuali sacrificati sul mercato per fare cassa, ma anche i nomi da suggerire a Moncada e quei profili per cui il Milan potrà effettuare uno sforzo economico in sede di acquisto. E, ovviamente, Ibra avrà anche l’ultima parola sugli ingaggi.
Insomma, sembra proprio che in via Aldo Rossi stia nascendo il Milan di Ibrahimovic, sempre più plenipotenziario come lo era Galliani nell’era Berlusconi.