Rafael Leao risponde sui social ad Antonio Cassano: nuovo post dell’esterno lusitano contro l’ex attaccante
Un Rafa Leao in grande spolvero quello ammirato nelle ultime settimane. Sei gol ed otto assist in 27 giornate di campionato, 12 in 39 presenze coppe comprese, la Primavera sembra lo abbia decisamente giovato. Tre gol nell’ultimo mese, due negli ultimi 180′ disputati con annesso assist.
Il miglior biglietto da visita in vista del finale di stagione intenso che attende il Milan: a partire da giovedì quando i rossoneri scenderanno nuovamente in campo, stavolta per l’andata dei quarti di finale di Europa League contro la Roma.
Leao è certamente una delle stelle più brillanti del Milan ed una ritrovata confidenza con il gol non può che essere salutata con grande gioia da Pioli e da tutto il club rossonero. Il numero 10 ha un ruolo da protagonista assoluto in rossonero ed è chiamato a trascinare i suoi in quest’ultimo mese e mezzo di stagione per andare a caccia degli obiettivi stagionali da perseguire.
E l’esterno lusitano vorrà anche far ricredere i suoi detrattori. Tra questi Antonio Cassano che ieri alla Domenica Sportiva ha nuovamente espresso il suo pensiero sul lusitano. L’ex attaccante barese non considera Leao un fenomeno ed ha sottolineato come 10-15 anni fa non avrebbe giocato nemmeno in un club da sesto-settimo posto.
Cassano ha anche realizzato una sorta di confronto con altri esterni definiti più forti, da Rashford a Foden fino a Kvaratskhelia del Napoli.
Parole durissime in diretta a Rai 2 che hanno scatenato la reazione dell’esterno lusitano. Nessuna dichiarazione ufficiale ma il pensiero affidato al suo account Twitter (o X, se preferite). Ha di fatto definito pagliaccio l’ex attaccante – tra le altre, di Roma, Real Madrid, Inter e Milan – sui social per poi proseguire con un altro post.
La sua immagine sul campo di San Siro con indosso la maglia viola, la terza del club rossonero in questa stagione. Lo sguardo rivolto di lato e la frase, in inglese, “Came from so far … can’t lose anymore”.
Sembra proprio che Leao abbia dichiarato guerra a Cassano in una sfida aperta a colpi di dichiarazioni. E chissà che il portoghese non decida di veicolare questa sorta di rabbia sportiva in campo, utile a trascinare il suo Milan in un finale di stagione dove vi sono ancora degli obiettivi da centrare.