Giroud continua a strappare complimenti anche in questa fase della carriera: un top player di Premier lo elogia così
Gli anni passano per tutti. Un po’ meno per chi, come Olivier Giroud, sembra vivere in un perenne stato di giovinezza. O comunque in uno stato di grazia che ormai dura da diversi anni. Nonostante sia, a detta di tutti, vicinissimo a dire addio al Milan dopo tre stagioni impreziosite da uno scudetto storico, il bomber francese continua a fare il suo mestiere con grandissima professionalità, e a essere incisivo sulle sorti della squadra di Pioli con quelle sue qualità che gli hanno permesso per tutta la carriera d’imporsi come uno dei migliori attaccanti d’Europa.
A quasi 38 anni, il centravanti francese continua a stupire. In campionato ha già raggiunto lo stesso numero di reti dello scorso anno, e ha ancora sette partite per cercare di superare il suo record personale di 13 gol in Serie A. In stagione, più in generale, è a soli 3 gol dal bottino più che importante dello scorso anno, quando collezionò in tutto 18 gol, grazie alle cinque marcature in Champions.
Un ruolino di marcia degno di un centravanti nel pieno della propria carriera, più che di un giocatore sul viale del tramonto, destinato secondo diverse fonti a continuare il proprio percorso in MLS. Ma l’America per ora è lontana, Giroud continua a pensare solo al presente e qualcuno gli ricorda anche il suo passato, regalandogli uno degli elogi più belli che un attaccante possa mai ricevere.
Quando i complimenti arrivano da un proprio compagno di squadra, o da un proprio tifoso, fanno piacere ma restano in fin dei conti fini a se stessi. Cosa diversa è quando a lasciarsi andare a elogi clamorosi è uno dei propri più grandi rivali, un avversario più volte affrontato in carriera.
Secondo uno dei più grandi difensori del calcio contemporaneo, totem del Liverpool di Jurgen Klopp, in pochi centravanti sono in grado di mettere in difficoltà un marcatore quanto Giroud.
Ad ammetterlo è stato Virgil van Dijk in un episodio del podcast The Rest is Football, condotto da due grandi ex calciatori come Micah Richards e Gary Lineker. Interrogato su chi siano stati gli attaccanti con cui ha sofferto di più, il centrale olandese non ha avuto dubbi: Sergio Aguero e Olivier Giroud.
Parlando del francese del Milan, in particolare van Dijk ha confessato di aver avuto sempre enormi difficoltà a marcare un centravanti come Giroud: “Lui è un bomber di collegamento. Contro di me ha segnato dei bei gol. Quando lo affrontavo non avevo mai la sensazione che potesse segnare, e invece ci riusciva sempre“.
Una capacità, quella di nascondersi, quella di sfuggire alla vista dei propri marcatori e di anticiparne le intenzioni, che è solo dei grandi attaccanti, di quei centravanti in grado di fare la differenza a tutti i livelli. Una categoria elitaria di cui Giroud fa pienamente parte. E anche per questo motivo una sua possibile perdita potrebbe essere difficile da sopperire per un Milan che vuole guardare al futuro, ma non può perdere di vista il presente.