Joshua Zirkzee è considerato sempre l’obiettivo numero uno per l’attacco del Milan, ma c’è chi non lo reputa il giocatore ideale.
Ormai da mesi si continua a fare il nome di Joshua Zirkzee come possibile innesto per l’attacco del Milan. Il numero 9 del Bologna, vero e proprio gioiello della formazione di Thiago Motta, è in cima alla lista dei desideri rossoneri.
Questo non significa automaticamente che Zirkzee diventerà un calciatore del Milan in vista della prossima stagione. Però l’ex Bayern Monaco sicuramente sarà un obiettivo della società rossonera, molto apprezzato per le sue qualità tecniche, la giovane età e la maturità dimostrata in Serie A.
Non tutti però pensano che il profilo di Zirkzee sia quello ideale per il Milan che verrà. La squadra di Pioli dovrà rimpiazzare la ormai quasi certa partenza di Olivier Giroud, destinato ad accettare le proposte in arrivo dagli USA. In particolare un ex allenatore, molto vicino agli ambienti milanisti, ha dato un giudizio fuori dal coro sul calciatore del Bologna.
Sacchi non così convinto del colpo Zirkzee
A parlare sulle colonne della Gazzetta dello Sport è stato Arrigo Sacchi. Ovvero il noto tecnico che rivoluzionò il calcio italiano ed internazionale col suo gioco avveniristico ed offensivo alla fine degli anni ’80. Nel parlare del Milan che verrà, Sacchi ha fatto intendere di apprezzare Zirkzee, ma di non vederlo così perfetto in maglia rossonera.
” Pare che Zirkzee sia orientato al sì ai rossoneri: sarebbe un ottimo acquisto, anche se io penso che il Milan avrebbe bisogno di un centravanti alla Haaland, mentre Zirkzee mi sembra più manovriero, più mezzapunta che punta. Comunque vada, che i dirigenti ascoltino le indicazioni di Pioli e scelgano rinforzi affidabili. I giocatori non si acquistano in base al numero dei palleggi che fanno: contano le qualità morali”.
Non una bocciatura totale, ma Sacchi fa il nome di Haaland per spiegare le caratteristiche del centravanti ideale del Milan. Una prima punta fisica e con senso del gol assoluto, che sappia far salire la squadra e duellare a livello muscolare con i difensori arcigni della nostra Serie A.
Il Milan dovrà prendere una decisione anche in base a chi sarà l’allenatore della prossima stagione, se resterà Pioli in sella oppure si punterà su un tecnico diverso. Va anche detto che i vari centravanti sulla short-list dei dirigenti (tra cui Sesko, David e Gyokeres) hanno tutti caratteristiche diverse fra loro.