L’accoglienza ricevuta pochi mesi fa da Donnarumma a Milano torna a far discutere: la confessione è sorprendente
Sono passati diversi anni ormai dall’addio, rocambolesco, di Gigio Donnarumma al Milan. Una separazione che in pochi tra i tifosi rossoneri sono riusciti a digerire. Nonostante la sua decisione abbia, di fatto, aperto le porte all’arrivo di Maignan e alla costruzione dello storico scudetto 2022, non tutti sono riusciti a ‘perdonare’ il portiere della Nazionale azzurra, come confermato da quanto accaduto pochi mesi fa a San Siro durante Milan-PSG. Una sfida che non poteva lasciarlo indifferente.
Vivere quelle sensazioni, vivere una serata così intensa dal punto di vista emotivo, non è stato semplice per l’estremo difensore di Castellammare di Stabia. Per prepararsi ad affrontare un evento del genere, che avrebbe potuto rappresentare un vero trauma per il portiere del PSG, ha dovuto chiedere aiuto.
Lo ha confermato una confessione clamorosa arrivata in queste ore. A tanti mesi di distanza dalla sfida di Champions più sentita della sua carriera, si torna a parlare di ciò che Gigio ha vissuto in quei concitati momenti, tra i cori dei suoi ex tifosi e una pioggia di banconote che ha fatto il giro del mondo.
Per un ragazzo che è cresciuto al Milan e con il Milan nel cuore, vivere una serata a San Siro con tutto il popolo rossonero contro non è stato per nulla facile. Anche se, dopo il suo ‘tradimento’ sarebbe stato quantomeno prevedibile che qualcosa del genere sarebbe potuto accadere, se il destino avesse messo contro proprio il suo PSG e il Milan.
Affrontare una sfida del genere ha richiesto a Donnarumma un grande lavoro, e soprattutto il sostegno e la guida di una delle mental coach più famose in Italia, Nicoletta Romanazzi.
Intervistata da Sportweek, la nota professionista ha per la prima volta parlato proprio del lavoro svolto con Gigio, confermando non solo il suo grande legame con Milano e il Milan, ma anche l’impatto emotivo che quella serata ha avuto su di lui: “Sapevo che sarebbe stato un momento di grande sofferenza, abbiamo lavorato soprattutto su un aspetto“.
Per cercare di non fargli pesare troppo i cori e i fischi ricevuti dai suoi ex tifosi, Romanazzi ha puntato soprattutto sul rapporto tra amore e odio, due sentimenti per certi versi affini e legati in maniera indissolubile. Spiega la stessa mental coach: “Prima di quella partita gli ho fatto capire che la rabbia dei tifosi era collegata al bene che gli hanno voluto. Quei fischi erano solo la reazione di chi si è sentito tradito, e li avrebbe dovuti accogliere prendendosi la propria responsabilità“.
Un consiglio che Gigiuo ha seguito alla perfezione, e che gli ha permesso di resistere all’emozione travolgente del momento. Anche se, di questo possiamo essere certi, riuscire a venir fuori senza grandi scossoni dal Meazza quella sera è stata per lui una vera impresa.