Gerry Cardinale è tornato a parlare del nuovo stadio del Milan in maniera sempre più convinta. Cruciali le sue dichiarazioni a Fortune.com.
Se c’è un fronte su cui Gerry Cardinale sta concentrando le sue forze è quello del nuovo stadio per il Milan. Il patron rossonero, capo e fondatore di RedBird, è sbarcato a Milano acquisendo il club con la prima grande intenzione di fornire alla squadra un impianto nuovo di zecca e chiaramente di proprietà. Cardinale e la sua equipe sono ben consapevoli che oggi, nel calcio, serve innovarsi e rivoluzionarsi per essere al top e competere con le più grandi. Non ci sono dunque più dubbi che per far tornare il Diavolo ai livelli di un tempo serva uno stadio proprio e all’avanguardia.
Il Milan con Cardinale si è portato più che avanti in tal senso, e ha già acquistato i terreni dell’area San Francesco di San Donato Milanese, la stessa dove sorgerà quasi certamente il nuovo stadio rossonero. Tutto fa dire che tra qualche anno, finalmente, il Diavolo possa giocare nel suo nuovo impianto, che potrà accrescere introiti e prestigio. Per Cardinale, “è arrivato il momento”. Nella sua recente intervista a Fortune.com, ha parlato in maniera ancora più convinta del progetto stadio per il Milan.
Cardinale: “PSG e City irraggiungibili nelle spese”
Gerry Cardinale ha innanzitutto espresso la grande necessità per il Milan di munirsi di un nuovo stadio di proprietà, e per farlo ha richiamato al paragone con gli Yankees negli Stati Uniti: “È tempo per l’Italia e per Milano di fare quello che hanno fatto gli Yankees nel 2008 (nuovo stadio, abbattendo quello vecchio storico, ndr). Il vecchio Yankee Stadium c’era da sempre. C’era Babe Ruth, Joe DiMaggio, Mickey Mantle e Roger Maris. Era un’icona come San Siro. Ma si sono resi conto che era arrivato il momento di una nuova versione. Ho sentito dalle esperienze passate di altri che è molto difficile riuscirci. Tuttavia mi piacciono le nostre possibilità“.
Insomma, Cardinale è davvero molto fiducioso, e non soltanto per sé e per il suo Milan. Spera che anche altri club italiani arrivino a tale traguardo: “Spero che anche Dan Friedkin riesca a realizzare uno stadio a Roma. Sicuramente farò tutto il possibile per sostenerlo, perché l’Italia ha bisogno di più infrastrutture per lo spettacolo dal vivo. Se potessi scegliere, aiuterei tutti gli altri proprietari della Serie A a costruire uno stadio, perché è un bene per l’ecosistema calcio“.
Il fondatore di RedBird è ben consapevole che servano diversi soldi per riuscire nella costruzione di un nuovo impianto, ma ha preso le distanze da club come Paris Saint Germain e Manchester City, le cui disponibilità economiche sono enormi: “Non si tratta di superare la spesa dell’altro. Si tratta di spendere un dollaro incrementale di capitale meglio di chiunque altro. PSG e City? Non riuscirai mai a superare quella spesa…“.