Pioli ha parlato a Sky al termine di Fiorentina-Milan: c’è soddisfazione per una vittoria molto pesante.
Trasferta insidiosa, ma il Milan ha avuto la meglio sulla Fiorentina: successo per 2-1 allo stadio Artemio Franchi. In gol Ruben Loftus-Cheek e Rafael Leao. Secondo posto in classifica consolidato, +6 sulla Juventus.
Stefano Pioli al termine del match ha parlato a Sky Sport: “Per me tornare a Firenze è sempre un’emozione e un piacere, questo ambiente mi ha dato tanto in passato. La partita l’abbiamo interpretata bene, creato tanto e sofferto il giusto. Abbiamo vinto su un campo difficile, giocando una partita vera, con fiducia e un buon controllo. Sono soddisfatto, dopo la sosta non è mai facile trovare ritmo“.
Rimpianti sulla corsa Scudetto – “Ottimo momento, ma dura da due-tre mesi. La squadra sta crescendo, migliora di livello e anche in termini di compattezza e modo di difendere. Se difendiamo bene, abbiamo le qualità per fare male a tutti. La classifica è questa. Non credo che ci siano 14 punti tra noi e l’Inter, loro hanno approfittato dei nostri passi falsi in quattro partite. Abbiamo perso con Juventus e Udinese, poi pareggiato contro Napoli e Lecce. Loro invece hanno vinto in quelle quattro giornate prendendoci 12 punti“.
Futuro in rossonero – “Sono affezionato al Milan, impossibile non esserlo. È un top club e ti mette nelle condizioni di lavorare bene, c’è una tifoseria fantastica. Sono felicissimo. Deve essere il club a pensare al futuro, non io e non i giocatori. Deve programmare la prossima stagione, capendo dove intervenire per migliorare la squadra per vincere in Italia e in Europa. Noi a Milanello ci siamo isolati da tutto, ora ci sono ancora partite molto importanti da giocare e siamo concentrati“.
Il momento positivo del Milan – “Nel calcio non si inventa nulla, abbiamo cambiato tanti giocatori e serviva del tempo per conoscerci e sfruttare le loro caratteristiche. Abbiamo una squadra di qualità quest’anno. L’allenatore deve sfruttare al meglio le caratteristiche dei suoi giocatori, dobbiamo giocare bene perché abbiamo giocatori con queste qualità e su altri aspetti dobbiamo sopperire diversamente, con attenzione e sacrificio. Forse all’inizio certi concetti non erano chiari come lo sono adesso“.
Elogi per Rafael Leao – “Noi l’abbiamo accompagnato e lui si è fatto accompagnare. Si avvicina al campione che ho sempre pensato potesse diventare. Non lo è ancora, gli manca poco. Lo vedo soprattutto negli atteggiamenti, lo vedo tutti i giorni come lavora, partecipa e parla. Certamente ci affidiamo tanto a lui, come PSG si affida a Mbappé o il City al gol di Haaland, tutte le squadre a un certo punto si aggrappano alle qualità dei singoli. È un top, per i difensori è difficile tenerlo“.
Ancora sul futuro – “Io non ho mai avuto dubbi. Il Milan non si lascia, il Milan è il Milan e io mi trovo benissimo. Siamo ambiziosi, quando alleni un top club tutti si aspettano di vincere, dopo lo Scudetto di due anni fa è normale. Lavoriamo per vincere. Sono felicissimo, dipende da quello che succederà. Rimaniamo concentrati, io to bene qui. Mi piace il rapporto che ho con tutti i dirigenti e ora pensiamo solo a finire bene la stagione“.