Per il dopo-Maignan il Milan pensa anche a Di Gregorio: il portierone del Monza per la prima volta parla del suo futuro
In casa Milan tiene banco, tra le altre cose, la situazione relativa a Mike Maignan. Il portiere francese continua a essere un perno del club, un pilastro su cui costruire i futuri successi. Senza rinnovo, però, difficilmente resterà, e potrebbe anzi essere ceduto a un prezzo monstre, in grado di finanziare completamente il prossimo mercato rossonero. Anche perché la dirigenza avrebbe già individuato i possibili sostituti. Tra questi, in pole ci sarebbe in questo momento Michele Di Gregorio, saracinesca del Monza.
Rivelazione dello scorso campionato, quando riuscì a mettersi alle spalle al primo anno in Serie A, sorprendentemente, anche un portiere di sicura affidabilità come Cragno, in questa stagione il numero 16 dei brianzoli si è confermato ad altissimi livelli. Per rendimento è uno dei migliori portieri del campionato, e di questo se ne sono accorti in molti.
Non a caso il suo nome è stato accostato, nelle ultime settimane, non solo ai colori del Milan, ma anche a quelli di altri club di prima fascia nel nostro campionato, tra cui Inter, Napoli, Roma e altre big ancora. Sul suo futuro, però, l’estremo difensore sembrerebbe avere le idee chiare, come confermato in un’intervista rilasciata ai microfoni del quotidiano La Stampa.
Se il Monza sta disputando un’altra stagione molto importante, al secondo anno consecutivo in Serie A, il merito è non solo di un allenatore, Palladino, che ha saputo dare un’identità di gioco chiara alla squadra, ma anche di alcuni calciatori che hanno conquistato, settimana dopo settimana, sempre maggiori sicurezze.
Tra queste anche Di Gregorio, portiere classe 1997 con la personalità del grande veterano, quasi come calcasse i massimi palcoscenici del calcio italiano da anni e anni. Un giocatore che mostra in campo la sua maturità ma che non è da meno anche a parole, come dimostrato in quest’occasione. Le sue dichiarazioni sul futuro hanno infatti lasciato aperta ogni possibilità, senza creare agitazione nell’ambiente brianzolo.
“Preferisco pensare al presente, senza guardare troppo in là, altrimenti le cose quotidiane si fanno male“, ha spiegato il portiere scuola Inter, pronto a difendere ancora per due mesi il Monza senza alcun altro pensiero nella testa. Poi, quando la stagione sarà conclusa, non nega che si guarderà intorno: “Qui sto benissimo, ma vedremo se ci sarà qualcosa di concreto. Senza avere però bisogno di scappare“.
La voglia di fare uno step in più di carriera c’è, ma non l’esigenza. Di tempo davanti a sé ne ha ancora moltissimo, e di opportunità se ne potrebbero presentare molte anche la prossima estate. A partire da quel Milan che da tempo lo sta monitorando con attenzione, e che in caso di partenza di Maignan potrebbe davvero scommettere su di lui per assicurarsi uno dei migliori portieri del panorama italiano.
D’altronde, uno dei suoi segreti, confessati nella stessa intervista, è l’aver potuto lavorare con Alfredo Magni, preparatore di Donnarumma quando il numero uno della Nazionale era al Milan. Non è un indizio, ma in qualche modo potrebbe rivelarsi un segno del destino.