Loftus-Cheek ha rilasciato una lunga intervista: dal presente con il Milan all’importanza di Ibrahimovic fino al Chelsea e Conte
Insieme a Pulisic è stato il miglior acquisto della campagna estiva del Milan. Il riferimento è a Loftus-Cheek, prelevato dal Chelsea (come l’esterno statunitense) per 16 milioni di euro più 4 di bonus a titolo definitivo. L’inglese ha subito preso in mano le redini del centrocampo rossonero diventando uno dei punti fermi nel gioco di Pioli.
Cinque reti in 25 gare di Serie A, copreso l’Europa League sono 9 i gol in totale in 34 presenze per il centrocampista che ha rilasciato un’intervista a “Cronache di Spogliatoio”.
“In carriera ho giocato in diverse posizioni e nel ruolo in cui gioco sto bene. Anche con i video Pioli mi da feedback. Con il tecnico ed il suo staff lavoro ogni giorno sull’analisi del mio gioco” ha ammesso, sostenendo come sia importante capire come migliorare guardando le immagini delle partite.
Un ruolo fondamentale, nel Milan, lo ha Zlatan Ibrahimovic. “Dal suo arrivo nel nuovo ruolo è di grande aiuto. Ci incoraggia, ci aspetta fuori dallo spogliatoio, è un leader fantastico e parla con tutti” ha spiegato il centrocampista inglese ammettendo come sia lo stesso svedese ad incoraggiarlo a buttarsi in area di rigore.
Milan, Loftus-Cheek ed il pensiero su Conte
Loftus-Cheek ha creato, insieme a Reijnders, una mediana davvero di spessore, tra le più forti della Serie A. “Siamo amici io e Tijjani, ha aiutato il fatto di essere arrivati insieme ed il conoscere l’inglese. Una percona eccezionale diventata da poco genitore ed infatti lo chiamo papà” ha scherzato il centrocampista.
Il Milan, certo, ma Loftus-Cheek ha ricordato anche la sua esperienza al Chelsea. “Con Sarri giocavo a sinistra, con i tecnici italiani ho notato un particolare: ti aiutano sempre a migliorare. Mi sono trovato benissimo con lui e quando mi sono rotto il tendime d’Achille non potendo giocare la finale di Europa League è stato frustrante” ha ammesso il centrocampista che ha speso parole d’elogio anche per Zola.
Un pensiero anche per Conte, avuto ai tempi del Chelsea ed uno dei possibili candidati alla panchina del Milan. “Una persona fantastica” raccontando come in panchina si trasformi diventando scatenato. “La differenza è grande tra il Conte fuori dal campo e quello dentro”.
L’obiettivo è la convocazione in Nazionale per l’Europeo ma “fare bene al Milan è l’obiettivo”. D’altronde, l’Inghilterra è solo “una conseguenza del rendimento in rossonero”.