Un ex rossonero torna a parlare della sua esperienza al Milan elogiando il club ma andando all’attacco di un idolo dei tifosi
Il Milan non è un club come tutti gli altri. Giocare per la squadra rossonera, indossare la casacca della formazione italiana più titolata nelle competizioni internazionali vuol dire difendere qualcosa più di un semplice simboli. Il Milan è un pezzo di storia del calcio, un ambiente fantastico in grado di affascinare chiunque passi da queste parti. Anche chi, come un ex rossonero, a Milano ha vissuto una storia di alti e bassi, e non è certo riuscito a mostrare del tutto il suo valore.
Per quanto lo si possa vivere dal di fuori, il Milan è un club che solo dal di dentro può essere compreso fino in fondo. Lo ha scoperto, ad esempio, Yacine Adli, che in questi ultimi giorni in una lunga intervista a raccontato nel dettaglio il suo amore per la maglia del Milan e per i tifosi che hanno saputo sostenerlo anche nei momenti più duri della sua avventura rossonera.
Emozioni che, in qualche modo, ha potuto provare sulla sua pelle qualche anno fa un altro calciatore francese, di mestiere difensore. Un centrale roccioso che ha provato a diventare un idolo per i tifosi, ma che ha vissuto un’esperienza agrodolce soprattutto a causa del rapporto controverso con una persona.
Da una parte il grande amore per un club che, ancora oggi, reputa “il più forte e bello al mondo“. Dall’altra un personaggio che per il Milan è diventato una vera icona, il simbolo di un’epopea straordinaria che ha regalato emozioni fortissime a tutti i cuori rossoneri, ma che nella sua esperienza da allenatore non è stato in grado di mostrare il suo talento: Filippo Inzaghi.
A parlarne è stato, in un’intervista a Sky Sport, Adil Rami. Il difensore classe 1985, ritiratosi nel luglio 2023 dopo una lunga carriera vissuta soprattutto a Lille, ma anche a Marsiglia, a Valencia, a Siviglia e ovviamente in rossonero, è tornato a descrivere il club con parole al miele, riservando però tutt’altro trattamento al suo ex allenatore.
“Per me indossare questa maglia è stato un onore“, ha spiegato il francese, aggiungendo: “Ho avuto un ottimo rapporto con Berlusconi e Galliani, ero felice e stavo bene anche fisicamente“. Se c’è qualcosa che non ha funzionato nella sua avventura rossonera è stato, dunque, solo il rapporto con il tecnico. E non è un dettaglio di poco conto.
“C’è stata questa persona che si è dimostrato un grande calciatore ma non un grande allenatore, né un grande uomo“, ha dichiarato, senza troppi giri di parole, l’ex Lille, riferendosi ovviamente a Inzaghi. E ha quindi spiegato: “Per essere forte ho bisogno di fiducia, di sentirmi apprezzato, ma lui non lo faceva e mi ha fatto perdere confidenza“.