Problemi in vista per il patron dell’Inter Steven Zhang, che rischia ora di finire in mano ai creditori dopo l’ultima sentenza in appello.
Nonostante il primo posto stabile in classifica, l’Inter sta vivendo dei giorni piuttosto complicati. Prima l’uscita amara dalla Champions League per mano dell’Atletico Madrid, poi il caso Acerbi scoppiato al termine del match contro il Napoli, con il difensore accusato di epiteti razzisti nei confronti di Juan Jesus.
Non bastassero questi problemi tutt’altro che lievi, a finite nell’occhio del ciclone potrebbe essere Steven Zhang, il presidente dell’Inter, figlio del patron di Suning Zhang Jindong. Guai in vista per l’imprenditore asiatico.
Infatti nelle scorse ore è arrivata la sentenza della Corte d’Appello di Milano, che non farà piacere a Zhang e fa tremare i tifosi dell’Inter. Il tribunale italiano ha riconosciuto come legittima la sentenza precedente di Hong Kong, riguardo alla denuncia di alcuni creditori nei confronti del presidente interista.
Steven Zhang era stato condannato a versare più di 320 milioni a China Construction Bank, istituto di credito da cui aveva ottenuto vari prestiti in passato per finalizzare i propri investimenti. Una sentenza valida ad Hong Kong, ma ora che Zhang è residente in Italia sperava di cavarsela, aggrappandosi a legislazioni e norme diverse.
Invece la corte di Milano è stata intransigente, ritenendo valida anche su suolo italiano la decisione del tribunale di Hong Kong. Così il manager cinese non potrà sfuggire ai creditori, mentre la Corte d’Appello ha stabilito la propria competenza territoriale a decidere, in base “al ruolo e dalla carica” di Zhang, presidente attuale dell’Inter. I giudici milanesi, proprio in riferimento al fatto che Zhang presieda il consiglio di amministrazione della società calcistica, concludono: “Tale circostanza, che ovviamente implica la proprietà delle relative quote societarie, appare sufficiente per ritenere correttamente radicata avanti a questa autorità giudiziaria l’azione”.
Le società che fanno capo a Suning e gli investimenti sportivi della famiglia Zhang, tra cui l’Inter in primis, sarebbero comunque estranee alla vicenda. Ma certo il debito così elevato che il presidente nerazzurro deve alle banche in Cina non è proprio una buona notizia, in particolare per la salute finanziaria del club. Il quale ha già un debito con il fondo Oaktree, che ha elargito due anni fa un prestito molto corposo per la gestione dello stesso.