L’ammonizione beffa di Theo Hernandez impedirà al terzino di giocare contro la Fiorentina: ma c’è un precedente che può “salvare” il terzino
Il Milan ha vinto anche in modo netto ieri contro il Verona: terza vittoria consecutiva per i rossoneri che hanno sbancato il Bentegodi e rinsaldato la seconda posizione, anche per il nuovo pezzo passo falso della Juventus. Il primo gol dei tre rossoneri è stato firmato da Theo Hernadez, sempre più devastante nello scacchiere rossonero: una rete di pregevole fattura, come spesso gli accade che ha aperto le danze in chiusura di primo tempo.
Theo Hernandez, però, in occasione della rete del vantaggio è stato anche ammonito. L’esultanza è diventata un caso, con il terzino che ha festeggiato la rete con le braccia unite e l’espressione sfrontata. Un gesto che Mariani ha interpretato – erroneamente – come una forma di sfottò e derisione nei confronti del pubblico avversario.
Nulla di più sbagliato, perché il francese esulta sempre così, anche a San Siro davanti ai propri tifosi. Un’esultanza, peraltro, che condivide anche con Dimarco dell’Inter e Brahim Diaz del Real Madrid. Il marocchino ex Milan – peraltro in rete nel 4-1 contro l’Osasuna con un’esultanza simile – è stato anche taggato dal terzino su Instagram nel post pubblicato.
Milan, Theo ed il caso analogo con Lukaku
Mariani, come detto, ha frainteso proprio come la panchina del Verona, tant’è che si è reso necessario un chiarimento con Baroni e l’intero staff scaligero. Una spiegazione tardiva, però, per l’arbitro che aveva già estratto il giallo.
Ammonizione che nemmeno il Var avrebbe potuto togliere, come spiegato dal delegato AIA ieri in Open Var. La tecnologia, infatti, può essere utilizzata solo in caso di cartellino rosso diretto e non per una semplice ammonizione.
Una brutta tegola per il Milan che dovrà rinunciare al suo terzino contro la Fiorentina, in quanto diffidato. C’è, però, un precedente che può venire incontro ai rossoneri. Il riferimento è alla grazia concessa dal presidente federale Gravina a Lukaku in occasione della semifinale di Coppa Italia della scorsa stagione.
In quel match, Lukau, già ammonito, fu espulso con secondo giallo a causa proprio della sua esultanza fraintesa (dito indice alla bcca e mano alla tempia in segno di saluto militare). Ebbene, anche se si tratta di due esultanze differenti, non può essere escluso un provvedimento analogo, considerato come si tratti di un fraintendimento vero e proprio.