In casa Milan continuano le indagini della procura riguardo alle questioni societarie. In particolare occhio a questo personaggio ancora nell’ombra.
Il passaggio del turno del Milan ai quarti di Europa League è un ottimo traguardo per la banda Pioli. Ma il problema è che in questi giorni altre questioni stanno facendo maggiormente parlare e discutere, togliendo parte dell’interesse nei risultati sul campo.
In particolare l’inchiesta sul Milan e sulla reale proprietà che controllerebbe il club rossonero. Gli inquirenti stanno indagando, dopo la perquisizione negli uffici di via Aldo Rossi, sulla transazione che ha portato RedBird Capital a prendere possesso delle quote di maggioranza, dopo la gestione del fondo Elliott Management.
Ombre sulle manovre, secondo i PM che stanno indagando. In particolare per la poca chiarezza sul cosiddetto ‘vendor loan‘ gestito da Elliott, il prestito da 550 milioni di euro per consentire a Gerry Cardinale di acquisire il Milan. C’è chi pensa che la famiglia Singer sia ancora in realtà proprietaria del club e una serie di manovre poco trasparenti fanno chiacchierare nelle procure.
Elliott e gli interessi sulla ricapitalizzazione dei nuovi soci
L’ultimo aggiornamento sulla vicenda, lanciato oggi dalla Gazzetta dello Sport, riguarda il possibile ingresso in società del fondo PIF, la società sovrana dell’Arabia Saudita che avrebbe persino un pre-accordo con RedBird per acquisire il 41,7% delle quote. Il tutto con una mossa strategica, che prevede il riacquisto dell’80% del finanziamento fatto da Elliott.
Gli inquirenti stanno valutando e ricercando l’identità di un terzo uomo, un mister X che starebbe mediando tra RedBird e PIF per garantire l’accesso di quest’ultimo fondo nel Milan. Se tale mediatore fosse in realtà legato a Elliott, sarebbe una prova in più del fatto che il fondo anglo-statunitense abbia ancora il controllo della squadra rossonera, seppur i documenti ufficiali di Casa Milan dicano altro.
La ricapitalizzazione interna del Milan, con l’avvento del nuovo socio di minoranza, farebbe comodo a Elliott, che a quel punto sarebbe soggetto interessato a tale manovra e guadagnerebbe ben oltre la restituzione del finanziamento più il 7% degli interessi. Il rischio è che dunque la squadra di Pioli venga messa al centro di un circolo vizioso fatto di voci, accuse, manovre e sotterfugi che non farebbe bene all’ambiente.
Se i dubbi dei PM fossero fondati, si aprirebbero diversi fronti sanatori per il Milan: possibile violazione dell’articolo 32 comma 5 del Codice di giustizia sportiva sugli obblighi di comunicazione. Si va dalla multa salata alla penalizzazione in vista del prossimo campionato. Le indagini della Guardia di Finanza nel frattempo continuano; oltre a Furlani e Gazidis, i due ultimi amministratori delegati rossoneri, si va verso la perquisizione di una terza persona non indagata.