Sono stati stabiliti i premi Uefa per le tre italiane in Champions: l’Inter batte tutti, flop per il Milan
L’Italia del calcio si lecca le ferite. Dopo un periodo di ottimi risultati che avevano fatto illudere la gran parte degli addetti ai lavori, gli ottavi di Champions League hanno regalato una cocente delusione. Tutte le squadre di Serie A sono state eliminate, compresa l’Inter di Inzaghi dominatrice in campionato. Per le nostre formazioni è già tempo di fare i conti in Europa, e gli incassi sono nettamente al ribasso rispetto allo scorso anno. In particolare quelli del Milan: il flop per i rossoneri è evidente.
Con la semifinale raggiunta lo scorso anno, la squadra di Pioli aveva raggiunto un risultato sportivamente ed economicamente molto significativo. Stavolta le cose non sono andate come sperato, complice un girone ostico che non ha permesso ai rossoneri di rimanere a lungo nella competizione. E il risultato è stato un incasso, per quanto riguarda i soli premi Champions, nettamente inferiore a tutte le italiane.
Se lo scorso anno la migliore delle italiane, la finalista Inter, aveva sfondato il muro dei 100 milioni d’incasso dalla Uefa, quest’anno il crollo è verticale. La squadra che ha guadagnato di più, secondo quanto calcolato da Calcio e Finanza, è il Napoli, che si presentava ai nastri di partenza con il titolo di Campione d’Italia e ha potuto garantirsi premi per quasi 70 milioni (una decina in meno rispetto a quelli della scorsa edizione).
Va decisamente peggio all’Inter. Con l’eliminazione agli ottavi, i nerazzurri sono riusciti a portare a casa poco più di 65 milioni di euro, mentre la Lazio, a causa di un ranking storico molto basso, non va molto sopra ai 60 milioni di euro. Il risultato peggiore è però proprio quello dei rossoneri, complice l’eliminazione ai gironi.
Champions League, i premi delle italiane: quanto ha incassato il Milan
Escludendo i guadagni derivanti dall’Europa League, storicamente inferiori, il Milan ha incassato relativamente poco in questa edizione della Champions. La somma non dovrebbe raggiungere i 50 milioni di euro.
Una totale quasi irrisorio, se si considera che lo scorso anno, i rossoneri avevano superato quota 80 milioni di soli incassi derivanti dai premi. E questo senza tener conto dei numeri clamorosi al botteghino, complice un San Siro sempre pieno e carico d’entusiasmo.
Nel dettaglio, i rossoneri hanno potuto incassare, oltre ai 15,64 milioni garantiti dal bonus partecipazione, quasi venti milioni (19,34) grazie al ranking storico, circa 15 milioni dal market pool e meno di 8 dai risultati sportivi. Risultati, ovviamente, resi insufficienti a causa della mancata qualificazione agli ottavi di finale. Una debacle frutto in buona parte del pareggio a reti bianche nella partita inaugurale con il Newcastle al Meazza.
Un passo indietro evidente che potrebbe costringere la società a ‘sacrificare’ realmente uno dei propri big per potersi garantire un budget importante in vista del prossimo mercato estivo. Anche se, come dimostrato lo scorso anno con Tonali, non è detto che incassi maggiori in Europa avrebbero poi significato in automatico la permanenza di tutti i calciatori più importanti della squadra rossonera.