Elliott-Milan, l’esperto: “Allora Oaktree è proprietario dell’Inter?”

La procura milanese sospetta che Elliott possa avere ancora un’influenza controllante sul club rossonero: un esperto cita il caso Oaktree-Inter.

La proprietà del Milan è al centro di un’indagine della Procura di Milano, che ipotizza che la vendita RedBird Capital Partners sia stata un’operazione solamente di facciata. Elliott, infatti, sarebbe ancora il padrone del club.

Elliott-Milan e il confronto Oaktree-Inter
Il parallelo tra Elliott-Milan e Oaktree-Inter (Ansa Foto) – MilanLive.it

Sia la società di investimento fondata da Gerry Cardinale sia l’hedge fund di Paul Singer hanno smentito quanto ipotizzato. RedBird Capital Partners detiene a tutti gli effetti sia il 99,93% delle quote azionarie sia il controllo del Milan. Elliott non ha né azioni né un’influenza controllante sul Diavolo, di cui è stato proprietario dal luglio 2018 all’agosto 2022. Chi sta indagando ha il diritto di fare ogni tipo di verifica, però al momento non sembra esserci nulla di concreto.

Oaktree-Inter “peggio” di Elliott-Milan

Uno dei temi centrali è il vendor loan da 585 milioni (interessi compresi), ovvero il prestito che Elliott ha elargito a RedBird per finanziare l’operazione di compravendita del Milan. Completato il closing, Gordon Singer è rimasto come membro del Consiglio di Amministrazione. E due ex manager del fondo americano come Giorgio Furlani e Stefano Cocirio (già membri del CdA rossonero in precedenza) sono diventati rispettivamente amministratore delegato e direttore finanziario del club.

Elliott-Milan e il confronto Oaktree-Inter
Il parallelo tra Elliott-Milan e Oaktree-Inter (Ansa Foto) – MilanLive.it

Gerry Cardinale avrebbe potuto tranquillamente rivolgersi a una banca per chiedere quel prestito, invece per sua stessa ammissione ha preferito farsi finanziare da chi gli stava vendendo il Milan, quindi Elliott. Probabilmente, facendo così ha anche ottenuto un tasso di interesse più basso (6-7%) di quello che probabilmente avrebbe dovuto pagare accordandosi con un istituto bancario.

Questo vendor loan ha fatto un po’ discutere già prima che si parlasse delle recenti indagini. In realtà non è nulla di così strano o assurdo come lo vuole dipingere qualcuno. Alessandro Giudice, giornalista del Corriere dello Sport, ne ha parlato a Sky Sport: “Si tratta di una prassi non costante, ma comunque non infrequente in questo tipo di operazioni. Ed è normale che una parte, il creditore, si tuteli per esempio tramite dei patti para-sociali. L’Inter dentro il suo CdA ha due consiglieri che sono espressione di Oaktree, allora parallelamente si dovrebbe dire che Oaktree è il vero proprietario dell’Inter? È singolare che dei normali accordi vengano ritenuti una posizione di controllo“.

Oaktree Capital Management è una società di investimento americana che ha prestato 275 milioni di euro alla holding della famiglia Zhang, proprietaria dell’Inter. Un debito che Suning Holdings Group deve ripagare entro maggio 2024 e che con gli interessi è salito a 383 milioni.

Giudice ha anche spiegato che è il Milan non è una società quotata in Borsa ed difficile applicare l’articolo 2638, ovvero quello del capo di accusa, perché la FIGC non è considerabile alla stregua della Consob o della Banca d’Italia: “Quindi – aggiunge – è una materia molto scivolosa in cui per forza gli appigli dell’accusa sembrano piuttosto forzati. Ci vuole un certo esercizio intellettuale per comprenderli“.

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