Le ultime sul mercato del Milan: dal giovane centravanti al difensore e centrocampista. L’estate del Diavolo appare già decisa
Con la primavera in arrivo, per le squadre è tempo di pensare intensamente alla prossima stagione. Il Milan si sta giocando tanto in queste settimane, con la possibilità di conquistare il secondo posto – un passo importante dopo il quinto dello scorso anno – e di arrivare in fondo in Europa League.
Giovedì ci sarà da superare l’ostacolo Slavia Praga, che non si è ancora arreso, nonostante i due gol di svantaggio. In caso di passaggio ai Quarti, sarà ancora una volta il sorteggio a dirci quale sarà il cammino del Diavolo verso la finale.
Stefano Pioli e i suoi uomini dunque sono concentrati verso la sfida in Repubblica Ceca, ma dalle parti di Casa Milan si guarda anche al futuro e si programma il mercato. Un mercato che certamente sarà diverso da quello ammirato qualche mese fa. Nessuna rivoluzione stavolta, ma colpi giusti per migliorare un organico già forte. Serve chiaramente un centravanti e come è noto i nomi in cima alla lista sono quelli di Zirkzee e Sesko.
Due profili giovani, come piacciono al Diavolo, ma davvero costosi e proprio per questo Pellegatti crede poco nel loro arrivo: “Io il Milan che spende 50-60 milioni per prendere Zirkzee o Sesko, francamente non lo vedo – afferma il noto giornalista sul proprio canale YouTube -, poi sarei l’uomo più felice al mondo se fossi smentito. Più facile che vadano a cercare 3-4 giocatori, ma mi auguro che possano prendere una punta da quel prezzo”.
Anche Carlo Pellegatti concorda con l’idea che al Milan servirà un mercato mirato, senza alcuna rivoluzione.
Un colpo per reparto insomma: “Al Milan non servono tanti giocatori – prosegue il giornalista – Una grande punta, un eccellente difensore centrale e un grosso centrocampista. Poi eventualmente si può andare a prendere l’alternativa a Theo Hernandez, giocatori che possano servire a far rifiatare i titolari. Questo è il mercato che deve fare il Milan. Vedremo quanto denaro avranno i rossoneri: il secondo posto porta più soldi del terzo chiaramente, anche se qualcuno lo snobba. Ci sono poi gli introiti delle coppe internazionali, il tesoretto della proprietà, i soldi delle cessioni di Saelemaekers e De Ketelaere e quelli della possibile grande cessione, che io metto sempre per ultimo perché questa idea mi fa soffrire”.