Ieri Stefano Pioli si è preso il secondo posto e ha incassato ancora la fiducia da parte della società. Il suo futuro passa dall’Europa League
Stefano Pioli e la sua squadra hanno fatto il loro dovere. Vincere contro l‘Empoli era l’obiettivo del Milan, che pur senza Rafa Leao, è riuscito ad imporsi e a portare a casa tre punti preziosi, con Christian Pulisic.
Il Diavolo, di fatto, è l’unica squadra impegnata nella lotta alla Champions League ad aver vinto. Il Bologna ha perso punti con l’Inter, il Napoli non è andata oltre il pareggio con il Torino e Fiorentina-Roma e Juve-Atalanta si sono divise la posta. Un turno più favorevole era impossibile immaginarlo. Il Milan così si è preso il secondo posto e si è avvicinato alla qualificazione all’Europa che conta. Blindarla il prima possibile potrebbe essere utile per concentrare tutti i propri sforzi verso l’Europa League, diventato l’obiettivo primario.
Vincere il trofeo potrebbe permettere a Stefano Pioli di tenersi stretto la panchina. La Gazzetta dello Sport di oggi è tornata a parlare del futuro del tecnico di Parma, riprendendo le sue parole: “Il club mi ha sempre messo nelle condizioni di fare bene, ho sempre sentito fiducia e sostegno. Penso che si parli troppo del futuro, perché il futuro è incerto per tutti. Qui siamo tutti concentrati sul pre- sente, è quello che conta di più. Al Milan sto vivendo qualcosa di eccezionale, sto dando tutto da quando sono arrivato e ho ricevuto tantissimo, critiche comprese ma è normale che sia così. Sono felice e soprattutto motivato per cercare di far sì che questa cosa duri il più a lungo possibile”.
Che Pioli abbia ancora voglia di Milan non è certo un segreto, ma il contratto fino al 2025 non può tenerlo al sicuro. Ieri sono arrivate le parole di Scaroni, che ha rinnovato la fiducia al mister.
Pioli sa benissimo che i risultati – come si legge – avranno un peso determinante con l’Europa League che resta il bonus che può rivalutare la sua annata e quella di tutta la squadra; al momento ci si gode il sorpasso sulla Juve al secondo posto, che rappresenta “un ricostituente che fa bene alla testa e alla classifica”. Ora testa alla partita di Praga, contro lo Slavia: serve una prova migliore rispetto all’andata. Non sono più ammesse distrazioni.