Undici marzo 2014, una data destinata a entrare a suo modo nella storia del Milan. Quel giorno si chiuse un’era per i rossoneri con l’ultimo gol di Kakà e non solo
Giovedì prossimo, 14 marzo, il Milan disputerà il ritorno degli ottavi di finale di Europa League contro la Slavia Praga. Una sfida decisiva per la stagione dei rossoneri che, con il posto Champions ormai ben saldo in campionato, devono provare ad andare fino in fondo in una competizione europea mai vinta.
Vedere il Milan secondo in classifica in Serie A, sebbene staccatissimo dall’Inter capolista, e ancora in lotta per vincere un trofeo europeo, è una situazione idilliaca rispetto a quella che i tifosi rossoneri vivevano, in questi giorni di Marzo, dieci anni fa, quando per il Milan iniziava uno dei periodi più bui della sua storia.
Nella stagione 2013-14, si è conclusa la permanenza di Massimiliano Allegri sulla panchina del Milan. Fatale il 4-3 di Sassuolo con l’arcinoto poker di Berardi al Mapei Stadium, il 12 gennaio 2014. L’indomani, il Milan esonera Allegri e sceglie al suo posto Clarence Seedorf, un arrivo fortemente caldeggiato dal presidente Berlusconi.
Già fuori dalla lotta per le prime posizioni in Serie A, al Milan restava l’appiglio della Champions League. Dopo aver superato, non senza difficoltà, il girone con Barcellona, Ajax e Celtic, concluso al secondo posto, il sorteggio degli ottavi regala ai rossoneri una delle avversarie più forti ovvero l’Atletico Madrid di Simeone, futuro vincitore della Liga e finalista di quella Champions.
Milan, la storica disfatta al Calderon e l’ultimo gol di Kakà
All’andata, a San Siro, il Milan disputa un ottimo primo tempo, domina l’Atletico cogliendo due pali ma capitola alla distanza. Decisivo il gol, nel finale, di Diego Costa che trafigge Abbiati di testa da distanza ravvicinata.
L’11 marzo 2014, il Milan deve compiere un’impresa epica al Vicente Calderon per passare il turno. La serata inizia malissimo. Il solito Diego Costa apre le marcature al 3′ ed esalta i tifosi Colchoneros. Il Milan ha un sussulto e al 27′ pareggia con un colpo di testa di Kakà. Il pari dura pochissimo. Arda Turan riporta avanti i suoi a fine primo tempo poi, nella ripresa, Raul Garcia e di nuovo Diego Costa fissano il risultato finale sul 4-1.
Ebbene, quella sera di dieci anni fa, il Milan presente ininterrottamente in Champions League dall’annata 2002-03 (con l’unica eccezione del 2008-09), ha disputato la sua ultima partita nella massima competizione europea nello scorso decennio. Sarebbero passati, infatti, ben sette anni prima di rivedere il Milan di nuovo in CL con la qualificazione ottenuta per l’edizione 2021-2022 dopo il secondo posto in campionato.
Da Atletico-Milan 4-1 dell’11 marzo 2014 a Liverpool-Milan 3-2 del 15 settembre 2021, tanto avrebbero dovuto aspettare i tifosi per rivedere i rossoneri impegnati in Champions dove ora sono stabilmente da tre stagioni, con la qualificazione in cassaforte anche per la prossima edizione, quella che si disputerà con il nuovo format a girone unico.
Non solo Champions. Dalla sfida al Calderon, sarebbero passati anche tre anni e mezzo prima di rivedere il Milan in un match europeo, il 14 settembre 2017 contro l’Austria Vienna in Europa League. C’era Montella in panchina, in quella che sarebbe stata un’altra annata di grande difficoltà, condizionata anche dai problemi della proprietà cinese.
Quella sera a Madrid, Kakà ha segnato il suo ultimo gol europeo con il Milan. Era tornato dal Real, il fuoriclasse brasiliano, trovando però un Milan ben diverso da quello che, con lui, aveva vinto lo Scudetto nel 2004 e la Champions nel 2007 con Ricky futuro Pallone d’Oro.
Milan che ha affrontato l’Atletico Madrid con questa formazione: Abbiati; Abate, Rami, Bonera, Emanuelson; De Jong (78′ Muntari), Essien (69′ Pazzini); Taarabt (46′ Robinho), Poli, Kakà; Balotelli. Tranne Taarabt che gioca in Marocco e Balotelli, nessuno è più in attività. Quella sera, tutti indossavano una maglia color oro. Anche lei, in fondo, ha fatto la storia ma non come previsto.