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Milan-Slavia Praga, Pioli: “Possiamo vincere la coppa, ma il blasone non va in campo”. Adli: “Cresciuto grazie al mister”

Oggi Pioli ha parlato in vista dell’impegno europeo in programma giovedì sera a San Siro: diversi gli argomenti affrontati dal mister.

Dopo l’importante vittoria in Serie A contro la Lazio, che ha permesso di consolidare la posizione Champions in classifica, il Milan si tuffa sull’Europa League. Domani si gioca la partita di andata degli Ottavi contro lo Slavia Praga, che viene in Italia con l’ambizione di conquistare un buon risultato prima del ritorno in Repubblica Ceca previsto il 14 marzo.

Milan-Slavia Praga: la conferenza stampa di Pioli e Adli – MilanLive.it

La squadra ceca è sicuramente alla portata del Diavolo, che però non deve sottovalutarla affatto. Ha chiuso il girone G davanti alla Roma e gioca un buon calcio. In patria ha appena disputato due derby contro lo Sparta Praga, il primo in coppa nazionale (sconfitta 3-2) e il secondo in campionato (pareggio 0-0). I ragazzi di Jindrich Trpisovsky sono a Milano da martedì, in anticipo rispetto a quanto avviene solitamente.

I rossoneri vogliono andare fino in fondo in Europa League e, dopo aver superato il Rennes nel playoff, intendono superare anche questo ostacolo. L’ideale sarebbe conquistare una vittoria già a San Siro, magari con più di un gol di vantaggio, così da mettersi in una buona condizione in vista del ritorno all’Eden Arena.

Europa League, le parole di Pioli e Adli prima di Milan-Slavia Praga

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Si parte con le domande dei cronisti presenti a Yacine Adli:

Anche Adli oggi in conferenza stampa (LaPresse) – MilanLive.it

Sull’atteggiamento del Milan domani: “Penso che come contro il Rennes cercheremo da subito di mettere intensità e pressione agli avversari. Sono forti, ma saremo pronti”.

L’obiettivo in Europa: “Puntiamo a vincere, è una grande opportunità. Non è la Champions League ma è una competizione di alto livello, con grandi squadre. Vogliamo subito mostrare di voler vincere”.

Il suo rendimento e la scelta sulla nazionale: “Da giocatore voglio arrivare al livello più alto, giocare con la Francia è un obiettivo. Non è il momento ma spiegherò perché”.

Il feeling con i compagni di reparto: “Non so se sono un punto di riferimento. Ma abbiamo 6 centrocampisti forti, possiamo giocare tutti senza abbassare il livello. I miei compagni hanno qualità differenti, ci vogliamo bene e vogliamo tutti aiutare la squadra a restare ad alto livello”.

I miglioramenti difensivi: “Penso che con lo staff abbiamo lavorato tanto, su un aspetto che ci è mancato tanto l’anno scorso. Ho capito subito che mi mancava qualcosa in fase difensiva. Il mister mi ha dato tanto per crescere su questo punto. Delle cose che non vedevo prima oggi le vedo e le aspetto, voglio crescere con impegno”.

Cosa è scattato in te quest’anno: “La mia maniera di giocare è diversa, come il ruolo. Ma ho sempre avuto la fiducia dello staff e dei compagni. Mi mancava questo aspetto, c’erano giocatori più forti in squadra. Ero pronto a tutto, sapevo che in Italia ci vuole tempo per giocare, ho dovuto aspettare e impegnarmi poi lo spazio è arrivato”.

Il gruppo dei francesi ti ha aiutato? “Quando sono arrivato al Milan è stato facile integrarsi con i francesi, ma ho subito creato un bel rapporto con tutti i giocatori, non c’è nessuno che mi ha dato più di un altro. Ovvio che mi hanno aiutato tanto”.

La circostanza che ti ha portato qui: “Non ho creato niente, credo tanto in Dio e per me tutte le cose vengono da lui. Sono semplicemente una cosa, cerco di fare il mio lavoro ed essere una buona persona”.

Ora le domande a mister Pioli:

Sulla preparazione alla partita di domani: “Siamo usciti bene da Roma, una buona gara per atteggiamento e mentalità. Sta arrivando il momento decisivo della stagione, siamo pronti ad affrontarlo.

Il futuro del tecnico in caso di vittoria in Europa: “Domande alle quali non so rispondere, neanche sul futuro del club”.

I passi avanti del Milan: “Pensiamo di poter vincere la coppa, ma dobbiamo essere bravi a passare questo turno. In Europa le partite sono tutte difficili, affrontiamo una squadra che in coppa ha perso solo una volta a Roma. Dobbiamo sfruttare il momento, restare concentrati e motivati per poter arrivare fino in fondo”.

Il PSG ai quarti di Champions: “Non fa più parte del nostro presente, per dettagli che ci sono sfuggiti nel girone. Non tanto per le prestazioni. Ora pensiamo solo alla partita di domani, siamo il Milan e dobbiamo pensare di poter vincere già da domani”.

L’altalena di prestazioni: “L’unica partita che abbiamo sbagliato nettamente è quella di Monza, ma negli ultimi 3 mesi abbiamo giocato sempre in un certo livello”.

La qualità per cui il Milan può vincere l’EL: “La qualità dei miei giocatori, assolutamente. In Europa hanno fatto passi in avanti giganteschi, rispetto a 4 anni fa. Siamo cresciuti, abbiamo le capacità da dimostrare per arrivare fino in fondo”.

Gli insulti a Pulisic: “Non deve essere difeso, la storia parla per lui. I social sono pieni di brutte cose, maleducazione e insulti. Siamo tutti dalla sua parte”.

I giudizi sul Milan di oggi: “Vanno fatti a fine stagione, poi ognuno di voi e di noi farà un bilancio su ciò che riterrà più corretto”.

Su Leao: “Rafa ha le qualità per essere determinante in tutte le partite. Tante volte non ha segnato ma li ha fatti fare, è sempre stato un riferimento per la fase offensiva. Deve credere in sé stesso e pensare di essere sempre decisivo”.

Il periodo chiave per chi ha giocato meno? “Si può pensare che sia un periodo chiave per tutta la stagione, non è facile per nessuno essere competitivi sia in Europa che in campionato. So di allenare un gruppo forte, dei ragazzi che danno il massimo tutti i giorni, lo dimostreranno nel miglior modo possibile”.

Sul rapporto con Adli: “Cerco di essere chiaro, diretto e corretto. Vicino a loro in tutto e per tutto, poi quando c’è da prendere decisioni metto davanti a tutto il bene della squadra e le mie idee”.

Il blasone del Milan in coppa: “Il blasone non scende in campo, dobbiamo far pesare la forza, l’ambiente e le nostre qualità”.

Sullo Slavia Praga: “Squadra intensa, quadrata, corre bene e con giocatori sempre corti e vicini. Predilige la profondità su attaccanti fisici e veloci. Hanno energia, la qualità della rosa è buona. Il loro allenatore è bravo perché cambia ogni partita 5-6 giocatori ma mantiene alto il livello di prestazioni. Sono arrivati ai quarti di EL due volte”.

Scritto da
Keivan Karimi