Nella serata di ieri a DAZN è andato in onda Open Var, in cui la lente di ingrandimento è stata posta su alcuni episodi di Lazio-Milan. A parlare è il designatore arbitrale, Gianluca Rocchi
Si continua a discutere tanto degli episodi arbitrali che hanno caratterizzato Lazio-Milan. Le scelte del fischietto Di Bello hanno mandato su tutte le furie Claudio Lotito e l’intera squadra biancoceleste.
Sotto la lente di ingrandimento di Open Var, su Dazn, è chiaramente finita la partita dell’Olimpico. Gianluca Rocchi, presente in studio, ha analizzato solo alcuni episodi.
Si è così partiti dal contrasto in area tra Maignan e Castellanos. Un contrasto che ha portato il fischietto a non intervenire: decisione questa avvallata dalla Sala VAR. Secondo il designatore arbitrale tale episodio è al limite.
“Noi siamo dell’idea di essere d’accordo sulla valutazione perché diamo più importanza che giochi il pallone che la dinamica successiva – afferma Rocchi -. Se avesse dato il rigore avremmo accetto il verdetto del campo. Non è un episodio chiaro, perché rimane un’interpretazione. Il contatto è fortuito”.
Inevitabilmente si parla dell’episodio che più di tutti ha fatto arrabbiare la Lazio e i suoi tifosi, l’espulsione per doppio giallo di Pellegrini: “Di Bello – prosegue Rocchi – non ha avuto fisicamente tempo di capire se fermare il gioco. Se avesse avuto la sensazione di qualcosa di importante lo avrebbe fatto. Il doppio giallo poi è dovuto, mi rendo conto della difficoltà di accettare una decisione così”.
Si commentano infine i rossi a Marusic e Guendouzi: “Non so cosa abbiano detto, l’importante è che sia chiaro e che l’arbitro abbia scritto quello che è successo”.
Un ultimo commento, infine, è dedicato all’operato, in generale di Di Bello. Arriva così la rivelazione di Rocchi: “E’ vero che si poteva fare meglio nel controllo della partita. Di Bello mi ha scritto un messaggio in cui si diceva dispiaciuto perché avrebbe potuto fare meglio. Lui è mortificato. Io mando fuori quelli che non stanno meglio e l’arbitro va recuperato il prima possibile”.
Non c’è spazio, invece, per vedere le immagini relative alla gomitata sulla nuca di Hysaj a Olivier Giroud. L’albanese è stato ammonito ma avrebbe meritato il cartellino rosso. Non c’è spazio, infine, nemmeno per i labiali di Romagnoli e per la baraonda finale, con diversi biancocelesti protagonisti di comportamenti scorretti.