Il sindaco di Milano replica al proprietario del club rossonero: “Se non interessa San scrivano al Comune e non lo dicano nelle interviste”
Il tema del nuovo stadio in casa Milan è sempre più vivo che mai, e soprattutto costantemente all’ordine del giorno. Le dichiarazioni di Gerry Cardinale di qualche giorno fa al Financial Times sull’ipotesi della struttura a San Donato sono state chiare.
Il proprietario di RedBird ha spiegato con chiarezza l’intenzione di proseguire in questo progetto e quindi, di conseguenza, allontanando l’ipotesi di San Siro. Immediata è arrivata anche la risposta da parte del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, le cui parole sono state riportate da CalcioeFinanza.
“Quello che noi vogliamo e di cui abbiamo bisogno è chiarezza – ha esordito Sala – L’1 febbraio abbiamo mandato una lettera al Milan dicendo che prendiamo atto che il Comune di San Donato ha avviato un procedimento, quindi se non interessa più San Siro lo dicano“.
Il Sindaco ha poi invitato chiaramente Cardinale a prendere una posizione definitiva in merito a San Siro: “Loro ci hanno risposto tre settimane abbondanti dopo, con una risposta interlocutoria. Non mi permetto di giudicare quello che vuole fare il Milan, ma se non sono interessati a San Siro, piuttosto che dirlo in un’intervista a un quotidiano inglese, prendano carta e penna e scrivano al Comune”.
Il sindaco assicura: “L’Inter invece è interessata”
Una risposta molto forte da parte del sindaco, che ha anche precisato che ha aggiunto che con il proprietario del Milan non si sentono. In questo momento c’è quindi distacco tra le parti perché a mancare è la comunicazione.
Una situazione molto diversa è stata presentata per quanto riguarda l’Inter. I nerazzurri non hanno ancora aperto, ma si sono mossi per capire la fattibilità della cosa, come assicura Sala: “Dall’Inter io vedo un interesse. Da una telefonata con Zhang ho ricavato alcune cose”.
Sala ha quindi affermato: “La prima è che ha intenzione di continuare ad essere presidente dell’Inter e a conservare il controllo della società. La seconda è che ha interesse a verificare, e questo lo farà con lo studio di fattibilità di WeBuild, se si possono fare i lavori senza bloccare lo stadio. Perché se non si può mi hanno già detto che non gli interessa, e hanno ragione”.