Le recenti parole di Gerry Cardinale hanno creato malcontento e malumore all’interno della società rossonera, in particolare nel tecnico.
Il Milan prosegue il proprio cammino alla ricerca del secondo posto, o quanto meno del miglior piazzamento possibile in Serie A per blindare la qualificazione alla Champions League del prossimo anno. La vittoria con la Lazio, sofferta e discussa, è un altro passo in avanti per la squadra rossonera.
Ma non si può non parlare delle dichiarazioni pubbliche di Gerry Cardinale, che nella serata di giovedì ha parlato con schiettezza della situazione del Milan e dei possibili cambiamenti futuri. Il patron di RedBird Capital non ha avuto peli sulla lingua nel definire poco soddisfacente il momento della squadra.
Cardinale si è lamentato soprattutto della classifica del Milan (“io e Ibra siamo delusi per non essere in testa”), oltre che dei tanti infortuni stagionali che hanno rallentato cammino e valore della rosa. Dichiarazioni che non sono state accolte benissimo da diversi organi del club, soprattutto nell’area sportiva e tecnica.
Come scrive il giornalista Enrico Currò sulle pagine di Repubblica, in particolare due personaggi importanti del Milan non hanno preso bene certe parole: mister Stefano Pioli ed il capitano Davide Calabria, messi in discussione in maniera indiretta dal patron milanista.
Cardinale ha mandato messaggi chiari: se la classifica e la gestione fisica dei calciatori non cambierà in futuro, arriveranno cambiamenti in tutta la struttura. Nessuno è al sicuro. Per questo motivo Pioli, come scrive La Repubblica, sembrerebbe poco felice di tali affermazioni. Anche Calabria, portavoce della squadra rossonera in quanto capitano. Dichiarazioni che possono creare le prime spaccature tra proprietà e area sportiva, visti i toni forti utilizzati dal proprietario.
A fare da paciere e riportare calma e serenità nel gruppo ci dovrà pensare Zlatan Ibrahimovic. Colui che è stato ingaggiato proprio per mediare tra proprietà, dirigenza e staff tecnico. Un personaggio quasi parafulmine, che però con il suo carattere e l’ampia conoscenza dello spogliatoio di Milanello potrà dare una grossa mano.