Lazio-Milan è finita tra le polemiche ieri sera all’Olimpico: un gol all’88’ di Okafor, uno annullato ai rossoneri ed i biancocelesti che hanno chiuso la gara in otto con tre espulsi
Il Milan ha espugnato l’Olimpico ieri sera tra le polemiche vibranti della Lazio che ha poco tollerato l’arbitraggio di Di Bello. Tre espulsi tra le fila biancocelesti, due arrivate negli ultimi minuti di gioco e proteste infinite da parte dei capitolini, con lo stesso Lotito che ha utilizzato espressioni di fuoco nei confronti della direzione di gara.
Eppure anche il Milan ha da recriminare. Certo, i tre punti sono arrivati con la rete di Okafor all’88’ ma c’è da registrare anche un fuorigioco dubbio fischiato a Rafa Leao sul punteggio di 0-0. Insomma, non è stata certo la migliore direzione per il fischietto Di Bello, ma appare eccessivo sostenere come abbia penalizzato oltremodo la Lazio.
I biancocelesti hanno chiuso la gara tra tensioni ed in otto calciatori ma poteva esserci anche un’altra espulsione, non sanzionata a carico dei calciatori allenati da Maurizio Sarri.
Il riferimento è naturalmente al mancato cartellino rosso ai danni di Hysaj. Il terzino albanese ex Napoli è stato solo ammonito per il suo intervento su Giroud ma l’analista degli episodi arbitrali di Dazn, Luca Marelli, ha un’altra opinione.
“Hysaj ha rischiato – commenta l’ex arbitro di Serie A – era vicino all’azione Di Bello ed ha estratto il cartellino giallo per imprudenza a causa del gomito alto sul capo di Giroud. Gli elementi per l’intervento del VAR non vi sono però è decisamente sospetto il movimento del braccio“.
“Si tratta – ha aggiunto Marelli – di un colpo alla nuca fatto con il gomito che il terzino poteva risparmiarsi“. L’ex arbitro, poi, si concentra sulla decisione dell’arbitro e sulla scelta del colore del cartellino. “Il giallo ci sta – ha ammesso – ma non avrebbe sbagliato se avesse estratto il cartellino rosso“.
Insomma, una nuova polemica in coda ad una gara davvero molto difficile per l’arbitro Di Bello, capace di scontentare tutti con la sua direzione di gara. E sembra proprio che la sua direzione di gara possa far decidere all’Aia per uno stop di qualche giornata, non essendo la prima polemica stagionale creatasi attorno all’arbitro.