Serie A nel caos. Il numero uno della Lazio Claudio Lotito sarebbe pronto a far causa alla FIGC: il calcio italiano rischia di spaccarsi
Non sta attraversando un momento per nulla semplice il calcio italiano, sempre più spaccato al suo interno. Nelle settimane scorse la divisione tra le big (Milan, Inter, Juve e Roma) da una parte e tutte le altre squadre dall’altra è apparsa netta. Le prime si erano apertamente schierate per una riforma dei campionati che prevedesse la riduzione dei partecipanti.
C’è così tensione anche tra i club e la Figc. E’ Claudio Lotito a denunciare il poco peso politico delle squadre. Lo ha fatto stamani a La Repubblica, con parole davvero dure: “Facciamo causa alla Figc. Non contiamo nulla, inutile girarci intorno. Avete mai visto una società in cui chi mette i soldi vede poi decidere in tutto e per tutto gli altri che quella società stessa la compongono? Noi oggi viviamo in un paradosso giuridico”
La Serie A non conta
E’ chiaro che nel mirino del numero uno della Lazio sia finito il peso eccessivo riservato alla Serie C: “Il presidente della Federcalcio viene eletto, come si dice in gergo, dai voti delle componenti. E lì, a quel tavolo, facciamo la parte dei ragazzini al tavolo degli adulti”.
“La Lega di A marginale, quella di Serie C decisiva: ma stiamo scherzando? Sono i numeri a dire che noi non contiamo nulla – prosegue Lotito -: se La Lega Dilettanti unisce i suoi voti a quelli della Lega Pro, la vecchia Serie C, quell’accordo è sufficiente a mettere in ginocchio qualsiasi idea degli altri club. La sintesi è banale: un club di Serie C conta più di uno di A. Una società dilettantistica più di una che gioca in Champions League“.
Il calcio nostrano rischia dunque il caos e una profonda spaccatura se Lotito dovesse decidere di portare avanti la propria battaglia: “Adesso basta – tuona il numero uno della Lazio -. Queste regole non ci stanno più bene: i legali si occuperanno della parte che compete loro, ma il nostro progetto è semplice. Gravina e la sua Federcalcio si sentono blindati dal loro statuto. Noi vogliamo che la Lega di Serie A, quella composta dai club che hanno immagine, tifosi e producono il 90 % del fatturato, si trasformi in qualcosa di diverso: la Lega di Serie A deve essere la nuova Premier League”.