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Pellegatti sul futuro di Pioli: “Sono sicuro che la società…”

Il giornalista di fede rossonera ha parlato a TV Play delle sorti del tecnico del Milan in vista della prossima stagione: le sue parole

Il Milan è atteso da una serie di partite ravvicinate di grande importanza. La stagione dei rossoneri passa da questa fase decisiva, perché la squadra di Stefano Pioli è chiamata a gestire il doppio impegno senza lasciarsi scappare nulla.

Pellegatti dice la sua su Pioli e sulla scelta del Milan per l’anno prossimo (Lapresse) – Milanlive.it

Venerdì sera contro la Lazio il Diavolo deve reagire dopo aver racimolato un solo punto negli ultimi due turni contro Monza e Atalanta, dopodiché c’è lo Slavia Praga in Europa League. La competizione europea sta diventando l’obiettivo principale per risollevare le sorti della stagione. Ad ogni modo, il futuro di Pioli è incerto, e sul tema si è espresso ancora una volta Carlo Pellegatti, questa volta ai microfoni di TV Play.

Il giornalista, grande tifoso rossonero, ha subito spiegato una sua convinzione: “Io sono convinto di una cosa: non so se rimarrà Pioli, ma secondo me la società non ha ancora deciso. La decisione arriverà a metà aprile, inizio maggio. Sembra essere la stessa situazione vissuta con Rangnick: alla fine fu confermato Pioli quell’estate. Certo, abbiamo perso derby fondamentali in Champions League e in Supercoppa, poi ci sono gli infortuni. Però la squadra è coesa e unita.

Il giornalista avverte: “Difficile fare meglio di lui”

Pellegatti ha spiegato quindi che, da una parte, le motivazioni per cambiare ci sono, ma dall’altra, ha elencato i traguardi del tecnico emiliano. I risultati ottenuti da Pioli in questi quattro anni e mezzo sono effettivamente grandiosi e difficilmente replicabile.

Pellegatti dice la sua su Pioli e sulla scelta del Milan per l’anno prossimo (Lapresse) – Milanlive.it

Questo il suo pensiero a riguardo: “Non so se un altro allenatore riuscirà a fare un secondo, un primo posto, una semifinale di Champions e una vittoria in Europa League. Chiunque sia, meglio di una semifinale di Champions c’è poco. Non sappiamo se il prossimo allenatore avrà Theo, Maignan e Leao. Pioli è sempre riuscito ad avere dieci punti su Lazio, Roma e Fiorentina con un centravanti esperto e un Leao ondivago”.

D’altro canto, va considerato anche l’aspetto ambientale e la sensazione che il ciclo sia terminato: “Si dice che servano nuovi stimoli dopo cinque anni. Senza le intuizioni di Pioli con Kessié, no avremmo visto quel giocatore. Il pericolo è che, se dovesse restare, al primo passo falso a settembre o infortunio tornerebbe il solito ritornello. Questa cosa va valutata”.

Scritto da
Massimiliano Ciancaglioni