Yacine Adli è stato paragonato a giganti del centrocampo dopo l’ottima prova a San Siro contro l’Atalanta. Il francese ha conquistato davvero tutti.
Yacine Adli ha risposto puntale e fortissimo alle critiche ricevute dopo la brutta prestazione dell’U-Power Stadium di Monza. Sappiamo bene quanto il centrocampista ex Bordeaux sia stato insufficiente contro i brianzoli, contribuendo in maniera del tutto negativa alla prestazione del Milan. La sconfitta per 4-2 contro il Monza è stata il risultato di una prova mediocre della squadra tutta, e Adli ha rappresentato una delle note più stonate.
Contro il Rennes, in Europa League, Stefano Pioli lo ha lasciato in panchina. Ma contro l’Atalanta, anche in maniera sorprendente, il tecnico rossonero lo ha schierato da titolare preferendolo a Tijjani Reijnders. Una scelta che ha stupito ma che ha ripagato alla grande. Yacine Adli è stato indubbiamente uno dei migliori in campo nell’ultima di campionato contro la Dea. La sua doppia fase è stata pressoché perfetta.
Bravo a costruire, bravo ad ostruire in fase difensiva. Al termine del big match lo stesso Adli ha ammesso di esser rimasto molto deluso da sé stesso per la brutta prova contro il Monza e che voleva in fretta il riscatto per dimostrare di essere un giocatore da Milan e di meritare la maglia e il posto in cui si trova. Ci è riuscito bene contro l‘Atalanta, così tanto da meritarsi dei paragoni enormi.
Adli, Pellegatti pazzo di lui
In uno dei suoi consueti video su YouTube, Carlo Pellegatti ha fatto dei complimenti eccelsi a Yacine Adli dopo la prestazione contro l’Atalanta. Il giornalista di fede rossonera non ha avuto problemi a paragonarlo a due mostri sacri del centrocampo, uno ancora in attività, Modric, l’altro ormai ex, ma sempre una leggenda rossonera, Seedorf. Pellegatti non ha chiaramente accostato Yacine Adli al croato e all’olandese per qualità, ma per una prerogativa ben precisa. Queste le parole utilizzate dal giornalista in merito:
“Adli è un ragazzo intelligente che ha detto ‘Io ho avuto paura di aver perso il Milan dopo la pessima prestazione di Monza’. Questo ragazzo non diventerà il Pallone d’Oro, ma bisogna tenerselo caro. Da tre-quattro mesi è il titolare, è incredibile. Ieri l’ho paragonato…nella vita bisogna avere coraggio… io l’ho paragonato a Modric. Era il catalizzatore, chiedeva sempre la palla. Può essere paragonato anche a Seedorf per questo”.
Certamente, la portata del paragone è azzardata, anche perché Adli deve ancora farne di strada per dimostrare il suo reale valore. Si è affacciato da pochissimo al calcio che conta, ma il pregio descritto da Pellegatti, e che lo ha condotto a paragonarlo a Modric e Seedorf, non può che far onore al rossonero.