Yacine Adli svela una bugia raccontata a Pioli: “Gli ho detto che…”

Interessante intervista rilasciata da Adli a L’Equipe: il centrocampista ha raccontato anche un retroscena che riguarda lui e Pioli.

Yacine Adli non ha avuto vita facile al Milan, dove è arrivato nell’estate 2022 dopo essere già stato acquistato un anno prima da Paolo Maldini e Frederic Massara. Lasciato in prestito al Bordeaux per una stagione, ha poi iniziato con entusiasmo la sua avventura con la squadra allora campione d’Italia in carica. Ma dopo un buon pre-campionato non ha trovato spazio.

Yacine Adli e la bugia a mister Pioli
Yacine Adli, i retroscena con Ibrahimovic e Pioli (Ansa Foto) – MilanLive.it

L’arrivo di Charles De Ketelaere lo ha fatto scendere nelle gerarchie, ma anche quando il belga è finito un po’ ai margini il suo minutaggio non è aumentato. Sembrava proprio che Stefano Pioli non lo vedesse nel suo progetto tecnico-tattico. Normale immaginare una cessione nell’ultima finestra estiva del calciomercato, invece il francese è rimasto e con il tempo si è guadagnato spazio. I tifosi lo apprezzano molto per il suo impegno e per il suo attaccamento alla maglia, oltre che per le sue doti tecniche. Certamente può crescere tanto se lavora bene.

Yacine Adli, dall’arrivo al Milan al ruolo

Il numero 7 rossonero in un’intervista al quotidiano L’Equipe ha ricordato il suo arrivo a Milanello e le difficoltà avute inizialmente: “Ero giovane ed esposto, adesso sono maturato. Non ho mai mollato, per l’allenatore dovevo fare un salto a livello tattico e migliorare in fase difensiva. Poi nel ruolo di trequartista c’erano Brahim Diaz e De Ketelaere. Dovevo apprendere e nelle gerarchie ero dietro di loro, era complicato conquistare posto in campo“.

Yacine Adli e la bugia a mister Pioli
Yacine Adli, i retroscena con Ibrahimovic e Pioli (Ansa Foto) – MilanLive.it

Anche se non si è trovato nella situazione che sperava, Adli si è sempre allenato con grande impegno e si è fatto ben volere dalla squadra: “Ho creato un buon rapporto con tutti, avevo peso nello spogliatoio, ero un punto di riferimento pur giocando poco. Ibrahimovic? Un uomo straordinario, un valore aggiunto e capace di dare consigli mirati. Mi diceva ‘Taci e lavora, arriverà’. Ed è successo. Anche Giroud è una fonte di ispirazione, un esempio di determinazione e perseveranza“.

L’ex Bordeaux ha fatto una rivelazione riguardante quanto successo in estate, quando sembrava che fosse possibile la sua cessione e invece è rimasto al Milan: “I dirigenti erano contenti del mio impegno e volevano che rimanessi. Anche Pioli faceva un discorso simile, non ho mai avuto problemi con lui. Rispettavo le sue scelte ed è sempre stato onesto. Ha adottato un sistema con un mediano e due centrocampisti, a inizio stagione mi ha detto: ‘Abbiamo fatto altre scelte, devi trovare una via di uscita’. L’ho ringraziato per l’onestà e gli ho detto che poteva contare sulla mia serietà fino alla mia partenza“.

Sembrava che Yacine dovesse essere ceduto, quindi: “Ma sono rimasto nel gruppo perché lavoravo duro – ha detto – Pioli mi ha portato anche nella tournée negli Stati Uniti. Lì mi ha comunicato che il club stava cercando un mediano difensivo, però pensava che anche io avrei potuto dire la mia. Gli ho risposto che avevo già giocato in quella posizione, anche se non sono neppure sicuro che sia vero!“.

Una piccola bugia detta a Pioli forse lo ha aiutato a rimanere al Milan, che nel frattempo stava valutando l’acquisto di un altro centrocampista da impiegare come perno centrale nel 4-3-3. Il titolare era Rade Krunic, che a un certo punto si è infortunato e ha permesso ad Adli di giocare. Poi a gennaio il bosniaco è stato venduto al Fenerbahce e non c’è stato nessun rinforzo in mediana, anche perché l’allenatore è tornato a utilizzare spesso il 4-2-3-1.

Gestione cookie