Le dichiarazioni dell’ex giocatore del Milan in merito alla stagione del Diavolo: da Stefano Pioli a Rafa Leao, il punto della situazione
Poche ore e il Milan di Stefano Pioli scenderà in campo contro il Rennes. Nonostante il 3 a 0 dell’andata serve tenere alta la guardia e rialzare la testa dopo il ko di Monza.
Il tecnico di Parma potrebbe affidarsi ad un importante turnover, dopo averlo fatto già contro la squadra brianzola: “So che Pioli non accetta il termine “riserva”, allora dico che i subentrati hanno deluso – afferma Costacurta ai microfoni de La Gazzetta dello Sport -. Chukwueze, Jovic e Okafor avrebbero dovuto dare molto di più. E si sbaglia a incolpare sempre l’allenatore, responsabili sono i giocatori: a me hanno deluso loro, non Pioli”.
Costacurta, dunque, boccia i giocatori e non il tecnico di Parma. Il futuro di Pioli è comunque tutto ancora da scrivere. Anche l’ex difensore del Diavolo non ha certezze in merito: “E’ troppo presto per dirlo. Se il Milan arriva in finale e secondo in campionato, per me sì, è da riconfermare. Se lascia l’Inter andare a +20 ed esce dall’Europa contro squadre che non sono all’altezza di Liverpool o Bayer, giusto metterlo in discussione. La sensazione del fine ciclo appartiene più ai tifosi. I giocatori dimostrano di seguirlo, ultimamente hanno vinto grazie allo spirito di gruppo, per la forza dell’unione. E il gruppo si crea grazie all’allenatore. Poi determinano i risultati e Pioli lo sa meglio di tutti”.
Costacurta poi affronta altri due temi, quello relativo all’Europa League e alle possibili avversarie per la vittoria finale. L’ex difensore ha pochi dubbi su chi temere:
“Liverpool e Leverkusen sono le più forti. Contro di loro non sarebbero la squadra favorita, ma in un’eventuale finale tutto può succedere. Le qualità per arrivare in fondo ci sono. Giocarsi un titolo europeo ha valore sotto tanti punti di vista: tecnico, di immagine. Crea attesa, ti emoziona per la cavalcata. Al contrario la stagione diventerebbe non buona. E sottolineo non buona, evito di dire negativa”
Infine, immancabile, una parentesi su Rafa Leao, il calciatore più discusso negli ultimi tempi. Troppi alti e bassi per il giocatore portoghese che continua a far discutere: “L’ho visto cresciuto nell’atteggiamento, ed è la base per migliorare in tutto il resto: per prima cosa, nel trovare di più la porta. Con lui spesso sono stato critico, è stato considerato campione troppo presto e invece ancora non lo è. Gli riconosco però un’attitudine diversa, più incline al sacrificio. E con la voglia di imparare può davvero avvicinarsi ai grandi”