Il Milan non ha alcuna necessità di vendere i propri calciatori e quindi solo difronte a cifre esagerate si priverà di qualcuno
Prima Rafa Leao, poi Mike Maignan, Theo Hernandez, Tiijani Reijnders e Ruben Loftus-Cheek. Senza dimenticare Fikayo Tomori e Ismael Bennacer. Tutti i giocatori nominati, in questi giorni sono stati dati come partenti in estate, ma dalle parti di Casa Milan non sembra esserci affisso qualche cartellone con scritto vendesi i migliori gioielli.
Non è così e non lo sarà, anche perché il Milan, che ha dimostrato di essere un club virtuoso, contrariamente ad altri, non ha alcuna necessità di vendere e soprattutto di svendere i propri calciatori.
E’ vero che nessuno può ritenersi incedibile, ma è un discorso che può valere per chiunque.
E’ vero che Sandro Tonali è stato venduto e nessuno pensava potesse succedere, ma l’italiano ha lasciato il Milan per una cifra da oltre 70 milioni di euro. In estate serviranno cifre folli per strappare i calciatori al Diavolo, cifre simili a quelle di Tonali, e addirittura superiori per gente come Theo e Maignan. Per Rafa Leao, poi, ne serviranno molti di più, d’altronde c’è una clausola da 175 milioni che ha già fissato il prezzo. Poi chiaramente toccherà agli stessi giocatore decidere cosa sia meglio fare.
E’ vero poi che i due francesi sopracitati hanno contratti in scadenza nel 2026, ma il Milan nell’ultimo periodo, con i rinnovi di Bennacer e soprattutto del portoghese (sul quale molti non avrebbero scommesso un centesimo) ha dimostrato di voler alzare l’asticella e di essere pronta a soddisfare i propri campioni. Questa estate non potrà essere rivoluzione e non lo sarà.
Non va dimenticato, inoltre, che il Milan le sue cessione le farà, tanto da essere pronto ad incassare una cifra vicina ai 40 milioni di euro.
Charles De Ketelaere d’altronde corre verso la permanenza all’Atalanta, che verserà nelle casse del Diavolo circa 22 milioni di euro più 3 di bonus. Anche Alexis Saelemaekers è pronto a rimanere a Bologna, per una decina di milioni. Non va dimenticato, inoltre, Divock Origi, per il quale si può incassare sui 5 milioni. Potrebbe bastare così, anche perché salvo cataclismi, il Milan anche il prossimo anno giocherà in Champions League e potrà contare sui suoi introiti, vitali per restare competitivi. Nonostante i punti interrogativi siano ancora tanti, come l’allenatore e il centravanti, il cielo all’orizzonte non è poi così nero.