Scaroni ha risposto sull’ipotesi San Siro e non solo: il presidente rossonero è stato abbastanza chiaro sul tema stadio.
Il Milan vuole dotarsi di uno stadio di proprietà e sta lavorando concretamente per costruirlo a San Donato Milanese, dove ha già comprato i terreni sui quali dovrebbe sorgere l’opera. Mancano ancora diversi passaggi prima di poter iniziare a costruire, però le intenzioni sono serie.
Nelle ultime settimane a Milano c’è chi sta cercando di fare un modo di convincere Milan e Inter (diretta verso Rozzano) rimangano a San Siro. In Comune è stata presentata una proposta elaborata dallo studio Arco Associati per ristrutturare la Scala del Calcio e negli ultimi giorni è entrata in scena WeBuild, colosso italiano delle costruzioni e dell’ingegneria civile e industriale che a sua volta punta alla ristrutturazione.
Stadio Milan-Inter: parla Scaroni
L’agenzia Ansa ha rivelato l’esistenza di un contatto tra le proprietà di Milan e Inter con la proposta di Gerry Cardinale di realizzare il nuovo stadio assieme a San Donato. Paolo Scaroni, intervistato da DAZN prima della partita dei rossoneri a Monza, ha risposto così: “La novità è quella della settimana scorsa, con l’acquisto dei terreni a San Donato. Non c’è nulla di particolare di segnalare, i contatti tra le proprietà vanno avanti sempre. Poi dall’altra parte c’è la ristrutturazione light di San Siro. Non è che noi al Milan non siamo favorevoli a San Siro, ma è uno stadio che va ammodernato, ma come si fa a lavorare con le due squadre che devono giocarci ogni tre-quattro giorni con 70 mila tifosi che arrivano. Bisognerebbe traslocare, ma non abbiamo stadi vicini con una capienza simile a San Siro. Per questo abbiamo valutato altre soluzioni”.
Successivamente il presidente rossonero si è espresso su WeBuild, che ha inviato una lettera per manifestare le proprie intenzioni su San Siro: “Ha visitato lo stadio, ha scritto una lettera che non mi rassicura molto, piena di se e ma, con analisi da approfondire. Noi siamo pronti a prendere in considerazione la ristrutturazione solo se c’è qualcuno che ci dà una garanzia formale sul fatto che giocheremo lì. Io ho sempre pensato che fosse impossibile, poi io non sono un ingegnere o un costruttore. Se viene da me un costruttore di qualità con una fideiussione a prima chiamata che mi paga l’incasso mancato nel caso in cui non si possa giocare la partita, allora lo prendo in considerazione“.
Data limite sulla decisione definitiva? Scaroni replica così: “Noi stiamo andando avanti dritti su San Donato, il resto lo consideriamo un’eccezione. Abbiamo appena speso 40 milioni là, questa è la prova che vogliamo andare avanti su San Donato. Se arriva una nuova proposta, la prendiamo in considerazione La lettera di WeBuild non mi sembra la risposta al mio quesito, dice di lasciarli studiare per poi forse rispondere“.
Infine, si parla dei risultati sportivi del Milan: “Sono un uomo d’azienda e guardo il Milan come tale. Il nostro obiettivo per quest’anno era qualificarci alla prossima Champions League, siamo sulla buona strada. Poi ce ne daremo altri per la prossima stagione, sempre facendo attenzione all’equilibrio economico, che è la base per una qualsiasi strategia sportiva. Abbiamo chiuso l’ultimo bilancio in utile e anche nel prossimo avremo un eccellente risultato. Scudetto? Sarebbe un obiettivo in più rispetto a quello che è nelle nostre strategie. Lotteremo per ottenere il piazzamento migliore possibile, ogni partita è una finale per noi“.