Un retroscena commovente riguardo a Sinisa Mihajlovic, il compianto ex difensore ed allenatore che è scomparso a fine 2022.
È passato più di un anno da quando Sinisa Mihajlovic ci ha lasciati. L’ex calciatore ed allenatore serbo, legatissimo all’Italia da moltissimi anni, si è dovuto arrendere alla terribile malattia che lo aveva colpito qualche anno prima.
A dicembre 2022, a causa di una brutta recidiva, Mihajlovic è scomparso a soli 53 anni. Resta però nella testa e nel cuore di tanti appassionati di calcio la sua leadership, la sua grinta immortale, il suo carattere da combattente anche durante le fasi più dure della malattia.
La sua carriera da allenatore si era interrotta qualche mese prima al Bologna, l’ultima squadra che ha allenato e con cui ha sempre avuto un rapporto speciale. Anche se non prese bene l’esonero del settembre 2022, quando era già molto provato dalla recidiva, con il subentro di Thiago Motta al suo posto.
Domenica si sfideranno in Serie A Lazio e Bologna, le due squadre a cui Sinisa è rimasto maggiormente legato a livello sentimentale. Con i biancocelesti ha giocato sei stagioni, vincendo uno storico Scudetto e diventando idolo della tifoseria. Con i rossoblu ha chiuso come detto la sua avventura calcistica da allenatore.
Arianna Mihajlovic e il commovente retroscena sul Bologna
Proprio in vista di questo duello, Il Messaggero ha interpellato Arianna Mihajlovic, moglie e vedova di Sinisa, per parlare di quanto il serbo fosse vicino a queste due compagini. La donna ha svelato un retroscena commovente, che fa sicuramente onore al club emiliano.
“Sinisa non si aspettava l’esonero, non si sarebbe mai dimesso neanche con la malattia. Il Bologna ha scelto un’altra strada e non posso giudicare: ha onorato lo stipendio di mio marito fino alla scadenza del contratto. Un gesto straordinario, che in un momento di sbandamento mi ha dato delle sicurezze. Il presidente Saputo, Bergamini, Fenucci, Marchetti, Di Vaio: nessuno mi ha dimenticato, una società speciale e una città speciale”.
Un gesto straordinario del Bologna, che fino alla naturale scadenza del contratto di Mihajlovic ha versato regolarmente lo stipendio, andato alla sua famiglia automaticamente. Una mossa corretta e soprattutto molto solidale, per far capire come Sinisa fosse rimasto sempre nei cuori del club rossoblu e dei suoi tifosi.
Prima di Lazio-Bologna ci sarà sicuramente un ricordo speciale condiviso dalle due tifoserie in onore dell’ex fuoriclasse di Vukovar, in passato anche allenatore del Milan, andato via troppo presto.