Rimpianti senza fine per il Milan, che avrebbe potuto avere in squadra almeno tre titolari in più: è questo che di fatto sostiene Sacchi su La Gazzetta dello Sport
A poche ore dalla sfida di Europa League contro il Rennes, su La Gazzetta dello Sport si parla di rimpianti per il Milan. Questi, infatti, sono i giorni di Brahim Diaz, che sta facendo davvero bene con il Real Madrid.
Il gol che ha permesso ai Blancos di vincere in Champions ha scatenato un dibattito relativo ai giocatori andati via dal club rossonero, che avrebbe fatto bene con Stefano Pioli. Giocatori, che per un motivo e per un altro hanno salutato il Diavolo.
Arrigo Sacchi dice così in merito agli ultimi adii dolorosi: “La meraviglia di Brahim Diaz con la maglia del Real Madrid in Champions, la costante crescita di De Ketelaere con l’Atalanta, il ruolo sempre più determinante di Calhanoglu nell’Inter capolista. Sono tre motivi di rimpianto per il Milan, su questo non c’è dubbio, perché erano giocatori rossoneri che, per una ragione o per l’altra, se ne sono andati. A questi, volendo, si potrebbero aggiungere pure Kessie, che ha appena vinto la Coppa d’Africa, e Paquetà, che gioca in pianta stabile con il Brasile. Gli ultimi due elementi citati, tuttavia, a mio avviso non appartengono alla categoria dei grandi”.
Si entra poi nello specifico, parlando subito dell’ivoriano e dello spagnolo, che hanno fatto bene nelle loro ultime apparizioni: “Kessie ha tanta forza, tanta grinta, al Milan è stato utile nella stagione dello scudetto, però non mi sembra un fenomeno e al Barcellona, dove voleva andare a tutti i costi, non mi pare abbia incantato. Su Diaz il discorso è abbastanza semplice. Se il Real ti presta un giocatore e vede che sta migliorando e che gli può servire, è logico che se lo riprenda. Ancelotti mi ha spiegato che in Italia è cresciuto parecchio, anche dal punto di vista fisico: vuol dire che al Milan hanno lavorato bene su di lui”.
Milan, Sacchi: “Con gli stranieri serve pazienze”
Guardando alla Serie A, il gol di Charles De Ketelaere contro il Genoa, davvero splendido, ha scatenato il dibattito. Sacchi, come molti tifosi, sta dalla parte di Paolo Maldini, che aveva deciso di puntare su di lui:
“Sta giocando molto bene nell’Atalanta, dopo una stagione difficile in rossonero. Ciò significa che Maldini ci aveva visto giusto: l’aveva voluto a tutti i costi e lo considerava un potenziale campione. Il fatto è che con gli stranieri bisogna avere pazienza, e invece noi italiani pretendiamo sempre il massimo senza concedere loro il tempo per integrarsi”.
Infine una battuta su Calhanoglu diventato uno dei giocatori più importanti dell’Inter di Simone Inzaghi: “E’ un vero rimpianto, forse il più grosso: sta dimostrando di essere un regista di altissimo livello. Al Milan giocava da trequartista, all’Inter fa il play ed è al centro della manovra. Ha personalità, visione di gioco e un tiro preciso e potente. Sì, per il Milan lui è da inserire nella lista dei rimpianti”.