Parole interessanti su Thiago Motta, uno degli allenatori accostati al Milan in vista della prossima stagione per il possibile dopo-Pioli.
Già in queste settimane si comincia a parlare del futuro della panchina del Milan. Non è ancora detto che Stefano Pioli lasci a fine stagione, visto che l’allenatore rossonero ha ancora un contratto valido fino al giugno 2025. Ma c’è chi è sicuro che un avvicendamento sia la soluzione naturale delle cose.
Tra i nomi in ballo c’è anche quello di Thiago Motta. Giovane tecnico italo-brasiliano ed ex centrocampista di spessore, che sta facendo cose egregie sulla panchina del Bologna. La squadra emiliana è una delle rivelazioni assolute del campionato, grazie al gioco offensivo e arioso ed ai tanti giovani di talento pescati in questi anni.
Motta per molti sarebbe un profilo ideale, in linea con il progetto RedBird basato su talenti di prospettiva e su un cammino in progressiva crescita. Inoltre il rapporto con Zlatan Ibrahimovic, suo ex compagno di squadra al PSG, potrebbe agevolarne l’ingaggio. Ma arrivano dichiarazioni che portano il profilo di Motta lontano da Milanello.
Thiago Motta, più estero che Milan: le ultime
Nella conferenza stampa tenuta stamattina, Aurelio De Laurentiis ha avuto modo di parlare anche di Thiago Motta. Il tecnico del Bologna è stato infatti cercato dal Napoli la scorsa estate, dopo l’addio improvviso di Luciano Spalletti.
Il patron azzurro ha fatto intendere che nel proprio futuro Motta ha ambizioni diverse rispetto a quelle di guidare club di Serie A come Napoli o Milan: “Thiago Motta era nella lista dei possibili sostituti di Spalletti. In una conversazione di sei ore a Roma, però, mi disse che puntava ad allenare delle squadre fuori dall’Italia, di cui non faccio nomi. Ci sono dei club più blasonati del Napoli che attraggono maggiormente”.
Dunque l’ambizione dell’italo-brasiliano è quella di allenare presto fuori dall’Italia, magari in un club dove ha giocato in passato come PSG o Barcellona. Se confermasse nei prossimi mesi questa volontà, Motta si auto-escluderebbe dalla corsa alla panchina del Milan della prossima stagione, nonostante il profilo piaccia molto a Furlani e compagnia.
In questo caso resterebbe alta la candidatura di Antonio Conte per i rossoneri, anche se il profilo dell’ex Inter e Juventus non rispecchia precisamente il progetto a medio-lungo termine di Gerry Cardinale. Ma l’estate è lontana e c’è ancora tempo per decidere.