Rafael Leao ha rilasciato una bella e interessante intervista per GQ, dove si racconta tra musica, moda e ovviamente calcio e Milan. Le sue dichiarazioni.
Rafael Leao non è soltanto il miglior giocatore che il Milan vanta in squadra, ma ormai una vera e propria icona rossonera. I tifosi lo amano per quello che fa in campo ma anche per il carattere e le qualità umane che possiede. Da protagonista del Milan si è raccontato a 360 gradi per la rivista GQ, toccando diversi temi molto importanti. Calcio e non solo.
Come ormai sappiamo, Leao ha di recente pubblicato il suo libro dal titolo ‘Smile‘, dove racconta molto di sé. Si è così espresso in merito il portoghese: “Io sono riuscito a realizzare il mio sogno, sono stato molto bravo e molto fortunato, in qualche modo volevo restituire un po’ della mia fortuna. Quindi nel mio libro mi auguro che le persone possano trovare un messaggio per non mollare, per perseguire l’obiettivo o, una volta ottenuto, per non guardarsi indietro o non frenare nel percorso. Spero possa essere utile a tanti”.
Decisive le parole di Leao su tre personaggi che per lui hanno avuto estrema importanza, nel suo percorso calcistico: Maldini, Ibrahimovic e Cristiano Ronaldo: “I primi due mi hanno aiutato tantissimo, in particolare Zlatan, quando ero già grande, quando sono arrivato al Milan. Cristiano Ronaldo è un mio idolo. Però le uniche persone che ho tenuto come esempio sin da quando ero bambino sono state mia madre e mio padre”.
Leao tra Milano e musica
L’intervista a Leao si è tenuta nel contesto della presentazione della quarta maglia del Milan, realizzata da Puma in collaborazione con PLEASURES. Rafa, nel merito, ha espresso diversi elogi al suo club: “Sono contentissimo di questa collaborazione. Mi sembra anche che il Milan sia la squadra più giusta per fare certe cose: siamo una squadra molto giovane, molto colorata, siamo un simbolo, così come lo sono i dettagli sulla maglia. E poi sono entusiasta all’idea di poterla vestire non solo in campo, ma anche in giro”.
Leao ha in seguito spiegato come vive la città di Milano: “È bella, non pensavo neanche così accogliente. Io ci ho messo un po’ ad adattarmi, circa due anni, ma perché non parlavo bene in italiano. Quello è stato l’unico ostacolo. Poi per me è perfetta, il clima è molto simile al Portogallo. Mi piace anche che quando deve far freddo, il freddo lo senti addosso. Come adesso. Se qualcuno della mia età si trasferisse qui adesso, non vedo dove potrebbe sbagliare. Si possono fare un sacco di cose, ci sono molti ristoranti, puoi comprare e appassionarti a qualsiasi cosa. Non è certo una città noiosa”.
Infine, focus di Rafa sulla musica, la sua seconda passione dopo il calcio ma a cui tiene davvero tantissimo: “Quando vado in studio metto tutte le emozioni che non metto in campo, mi serve anche un po’ per liberarmi dallo stress. Milano è anche bella per questo. Mi ha fatto conoscere persone come Capo Plaza, Sfera Ebbasta, Lazza. Sono finito diverse volte con loro in studio e, sicuramente, abbiamo parlato di musica, della mia musica. Sono sempre stati molto gentili e mi hanno dato un sacco di buoni consigli”.