In occasione del posticipo di domenica a San Siro abbiamo sentito i pareri di un doppio ex di Milan e Napoli, Walter Novellino.
La 24ª giornata di Serie A propone una grande classica del nostro campionato, Milan-Napoli. Una sfida che da sempre vede grandi protagonisti in campo e che negli ultimi anni ha riassaporato i fasti di qualche decade fa. A parlarci della prossima gara è un uomo che ha messo la firma su traguardi importanti sia per i rossoneri che per i partenopei, Walter Novellino.
La parentesi rossonera di Novellino tra il 1978 e il 1982 fu contraddistinta da grandi alti e bassi. Nel 1979 fu infatti tra i protagonisti dello Scudetto della stella del Milan, ma successivamente con il Diavolo scese anche in Serie B. Percorso per certi aspetti “inverso” invece nel Napoli, dove è stato l’allenatore che ha riportato gli azzurri in Serie A nella stagione 1999-2000.
Senza fare mistero della sua fede rossonera, il doppio ex di giornata ha parlato del match di domenica e detto la sua su mister Pioli.
Che sfida sarà questo Milan-Napoli?
Direi una partita equilibrata, perché il Napoli si sta riprendendo e al Milan sono tornati giocatori importanti, anche Bennacer. Direi una partita ostica, perché sono due squadre in ripresa, in particolare il Napoli che era partito male, cui poi è seguito il cambio di allenatore. Ora anche loro ritrovano qualcuno che è tornato dalla Coppa d’Africa.
Come giudica il lavoro di Pioli fino a questo momento?
Il Milan sta recuperando tutti sotto l’aspetto mentale, è una squadra che a me piace e che troppo spesso è stata criticata laddove invece c’è stato un grande lavoro di Pioli. È una squadra che gioca e sta facendo vedere giovani importanti che sono diventati grandi. Vedo una squadra in ripresa e che sta tornando come quella dello scudetto.
Da qualche tempo si parla molto infatti del futuro della panchina del Milan, secondo lei Pioli va quindi verso una riconferma?
La riconferma credo dipenda dal lavoro che lui sta facendo da tutti questi anni. Parliamo di un allenatore che ha vinto un campionato in cui nessuno credeva tranne lui, che quest’anno ha avuto tanti nuovi giocatori e sta facendo un grande campionato.
Sono critiche quindi esagerate quelle mosse verso Pioli?
Io tutte queste polemiche nei confronti di Stefano non le capisco, è uno che fa giocare bene le squadre, mette in condizione i giovani di migliorarsi. Perché è un allenatore Pioli che migliorano i giocatori, Leao non era il giocatore che è oggi per esempio. Secondo me criticano perché non sta facendo i risultati, ma poi dipende dal punto di vista da cui la si guarda. Adesso sta recuperando alcuni giocatori importanti e mi sembra che stia facendo un ottimo campionato.
A parte le critiche e gli attacchi tra le considerazioni più comuni si sente parlare magari di “fine ciclo” nonostante attualmente sia come dice lei terzo con grande distacco sulla quarta e in piena corsa per l’Europa League.
Non capisco cosa si intenda per “fine di un ciclo”, perché sta andando alla grande e sta migliorando tutti. Non lo so per me è un allenatore che sta facendo tantissimo al Milan, perché non è che ora è cambia tutto perché è arrivato Ibrahimovic. Mi dà molto fastidio sentire certi discorsi, perché ci si deve basare sui risultati e sul lavoro, come dicevo penso a tanti ragazzi che sono arrivati da sconosciuti e sono diventati quelli che sono.
Dove può arrivare il Milan quest’anno?
Io credo che in Champions ci arrivi ed è già un bel traguardo, poi se la gioca. Perché in Serie A è chiaro che c’è l’Inter che sta facendo un grandissimo campionato, ma poi c’è la Juventus che è una squadra equilibrata, ma il Milan ha tanta qualità.
In Europa invece potrebbe arrivare fino in fondo ed eventualmente vincere anche col rischio di incontrare squadre come il Liverpool o il Leverkusen?
Io mi auguro di sì, io sono milanista, quindi difendo il Milan e nessun altro. Credo che abbia tutte le capacità per far bene.
Tornando alla partita con il Napoli invece chi sono i giocatori da una parte e dall’altra da cui si aspetta la giocata decisiva?
Leao la giocata decisiva la fa sempre, come a Frosinone, ma anche Giroud. Nel Napoli Kvaratskhelia, che secondo me sta tornando quello dell’anno scorso. Nel Napoli però è un caso a sé, devono decidere i giocatori, nel senso che non è più una questione legata all’allenatore, perché il cambio c’è stato, portando entusiasmo e ora dipende da loro. Sono mancati i nazionali che erano in Coppa d’Africa, manca ancora Osimhen, io credo quindi che l’unico sia Kvara a poter impensierire il Milan.
Se la sente di fare un pronostico?
No, ma vinca il “migliore”… quindi il Milan!