Interessante statistica riguardante l’attaccante serbo: nonostante non sia titolare, sta risultando spesso decisivo per la squadra rossonera.
Dopo un inizio abbastanza anonimo, Luka Jovic è riuscito a dimostrare di poter essere importante per il Milan. Se in un primo momento il suo ingaggio sembrasse essere un errore, sulla falsa riga di quanto avvenuto con Divock Origi l’anno precedente, poi il campo ha smentito certi pensieri negativi.
Addirittura adesso si parla di un possibile rinnovo del contratto. L’accordo firmato il 1° settembre scorso va in scadenza a giugno 2024, ma il club rossonero ha a proprio favore un’opzione che gli consentire di prolungarlo di anno in anno per un totale di tre anni. Non c’è stato ancora un incontro con l’entourage per discuterne direttamente, però le prestazioni del serbo stanno facendo riflettere la dirigenza.
L’ex centravanti di Eintracht Francoforte, Real Madrid e Fiorentina ha messo insieme 7 gol e un assist in 19 presenze con la maglia del Milan. Sono stati tutti importanti e spesso hanno “salvato” uno Stefano Pioli che ormai è stato scaricato dalla maggioranza dei tifosi. Recentemente la sua rete, appena subentrato, ha permesso ai rossoneri di vincere nella trasferta a Frosinone.
Come evidenziato da Sky Sport, Jovic è un vero cecchino: in Serie A ha totalizzato 8 tiri, tutti in porta, e 5 di questi sono diventati gol. Inoltre, da quando si è sbloccato (il 2 dicembre in Milan-Frosinone) ha la migliore media gol del campionato: una rete ogni 41 minuti. Nelle ultime dieci giornate nessuno meglio di lui come media realizzativa. Il secondo di questa classifica è Lautaro Martinez dell’Inter: 6 gol, 1 ogni 103 minuti.
La statistica è decisamente interessante, questi dati contano fino a un certo punto. Jovic non ci pensa, vuole solamente continuare a dare il suo contributo alla squadra per aiutarla a rimanere in zona Champions in classifica e a fare una buona Europa League. Sa che con un buon rendimento il club gli rinnoverà il contratto. A Milano sta molto bene, sia a livello privato sia professionale.
Chiaramente, spera che Pioli gli conceda qualche chance in più da titolare, però anche da subentrante deve farsi trovare pronto. Finora lo sta facendo bene e speriamo che il suo feeling con la porta rimanga quello che stiamo vedendo da dicembre scorso.