Un futuro tutto da scrivere per gli attaccanti del Milan. Oggi La Gazzetta dello Sport fa il punto della situazione in vista della prossima stagione
Il 2024 sarà l’anno del nuovo bomber. Non sembrano ormai esserci dubbi sul fatto che in estate il Milan investirà per regalarsi un giovane centravanti, che possa garantire gol nel presente e nel futuro.
Sarà una spesa importante da almeno 40 milioni di euro per centrare l’obiettivo: il primo nome in cima alla lista dei desideri è quello di Joshua Zirkzee, ma resiste l’idea Sesko del Lipsia, da tempo sul taccuino di Geoffrey Moncada e Giorgio Furlani. Non si può ignorare nemmeno la possibilità Gimenez del Feyenoord e Jonathan David del Lille.
Come sarà composto il prossimo attacco del Diavolo è davvero un’incognita. Servirà aspettare la primavera per avere le idee più chiare e per capire cosa ne sarà di Luka Jovic e Olivier Giroud. Per quanto riguarda il francese, molto è nelle sue mani: il numero nove è chiamato a decidere se proseguire ancora in rossonero o se volare a svernare negli Stati Uniti. Presto arriverà una decisione. Il serbo, invece, spera di riuscire a convincere il Milan a rinnovargli il contratto in scadenza a giugno. La svolta è arrivata a dicembre, ma ora serve maggiore continuità affinché il Diavolo non abbia alcun dubbio a puntare su di lui. La vetrina dell’Europa League potrebbe essere quella giusta per mettersi in mostra e prendersi il Milan.
Milan, altro attaccante nel mirino: il punto della situazione
Ma La Gazzetta dello Sport pone l’attenzione anche su Noah Okafor. L’attaccante, acquistato per soli 12 milioni di euro, non ha certo problemi di contratto, ma sembra non aver ancora del tutto convinto il Milan.
Dovrà alzare il livello in questa seconda fase di stagione per prendersi il Diavolo anche lui. Del futuro non vi è certezza ma serve crescere ancor di più. Lo svizzero fino a questo momento ha collezionato 18 presenze, 15 in Serie A e 3 in Champions League, per poco più di 400 minuti, trovando la rete per ben quattro volte. Un gol, di fatto, ogni 100 minuti. Qualche problemino fisico di troppo lo ha un po’ condizionato, ma il tempo è certamente dalla sua parte. Le prossime partite ci diranno chi è il vero Okafor.