Stefano Pioli ha commentato in conferenza stampa il mancato arrivo di un secondo difensore a gennaio. Il mister è stato d’accordo con la società.
Il mercato invernale del Milan si è chiuso con qualche perplessità. D’altronde, il vero obiettivo in entrata era quello di acquistare un nuovo difensore forte, affidabile e pronto per giocare ad alti livelli. Ma la dirigenza non ha portato alcun innesto nuovo a Milanello, se non Matteo Gabbia, già di proprietà del Diavolo e richiamato con sei mesi d’anticipo dal prestito al Villareal.
Ma Stefano Pioli aveva fatto ben intendere che un altro innesto sarebbe servito eccome, dato che il giovane Simic è assolutamente promettente sì, ma non prontissimo per gli alti livelli richiesti. Giorgio Furlani e Geoffrey Moncada hanno scandagliato il mercato dei difensori, ricercando però il profilo giusto ma solo alle giuste condizioni. In che senso? O in prestito o dai costi davvero contenuti.
Sino all’ultimo giorno si è sperato che un innesto di valore arrivasse a Milanello, ma così non è stato e adesso il Diavolo attenderà soltanto il recupero dei suoi tre centrali titolari dall’infortunio. Non manca tanto, in ordine cronologico, per i rientri di Malick Thiaw, Fikayo Tomori e Pierre Kalulu. Ma ci vorrà un mesetto circa. Cosa ne pensa Stefano Pioli del mancato arrivo di un altro innesto per la retroguardia? Ne ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Frosinone-Milan.
Intervenuto in conferenza stampa, a Stefano Pioli è stato chiesto il motivo del mancato acquisto di un nuovo difensore oltre a Gabbia. Il mister ha fatto ben intendere quale era il profilo gradito ma che non è stato trovato, o comunque che non è stato raggiungibile. “Non è arrivato un innesto perché le opportunità che si sono create negli ultimi dieci giorni di mercato non rispondevano alle mie esigenze. Bisognava un difensore pronto e non è stato trovato. Ma non è mancata la volontà”.
Pioli ha approfondito spiegando che sarebbe stato inutile acquistare un nuovo centrale a cui sarebbero serviti sei mesi per imparare la lingua, adattarsi in Serie A e ambientarsi a Milanello. In soldoni? Un giornalista presente in sala conferenza ha pensato a voce alta “dunque, Buongiorno o nulla”, alludendo alla trattativa andata in fumo per il centrale del Torino. Aveva ragione il giornalista? Probabilmente sì. E questo spiegherebbe i tentativi finali per Merih Demiral.
Ad ogni modo, Pioli ha concluso aggiungendo dettagli sul tipo di difensore che sarebbe servito: “Mi serviva un giocatore pronto, che conoscesse il campionato, poi per la prossima estate ci si pensa. Lenglet, Brassier? Tutte le opportunità valutate non le abbiamo ritenute all’altezza di ciò che ci serviva, quindi puntiamo su Simic”.