Braida non è affatto convinto del valore dei rossoneri ed espone delle critiche pesanti: cosa diranno i tifosi?
La stagione del Milan è un po’ al di sotto delle aspettative, perché l’obiettivo era quello di lottare per lo Scudetto e di superare almeno la fase a gironi della Champions League. Invece, la squadra è terza in Serie A e dovrà fare il playoff di Europa League.
Proprietà e dirigenza vogliono che i rossoneri arrivino almeno nelle prime quattro della classifica del campionato, perché non si può assolutamente rimanere fuori dalla prossima Champions. Tuttavia, questo traguardo non può essere considerato sufficiente per un club che aveva fatto un calciomercato importante. Tra tanti infortuni e diverse cose che non hanno funzionato si è generata tanta delusione nell’ambiente.
Ariedo Braida ridimensiona il Milan
Uno che se ne intende di Milan vincenti è Ariedo Braida, che ha affiancato Adriano Galliani durante il ciclo Berlusconi comprando tanti campioni e conquistando numerosi trofei. Intervistato da Radio Sportiva, ha esposto delle critiche sull’attuale situazione: “Bisogna guardare le cose da dentro. Se si lavora per il Milan, serve conoscerne la storia e il livello. Ora ci sono calciatori che non sono all’altezza del club, ma sono lì. Ora al Milan ci sono alti e bassi, non è una grande squadra e lo dico onestamente. È un club di media classifica che non ha superato neppure il girone di Champions League. In questo momento, non è di alto livello“.
Braida è molto severo con la società e la squadra, anche se spera di rivedere il suo ex club in alto in futuro: “Sono innamorato dei rossoneri e mi piacerebbe vederli competitivi, che girano l’Europa e combattono per lo Scudetto. Invece, si tratta solo di una buona squadra alla quale manca qualcosa e che ha delle criticità dietro, in mezzo, davanti, in tutti i reparti“. L’analisi dell’ex dirigente rossonero è impietosa.
Certamente quello a disposizione di Stefano Pioli non è un organico perfetto, ma definirlo “da metà classifica” è esagerato. Senza i tanti infortuni e con una guida tecnica non a fine ciclo probabilmente sarebbe stato più vicino alla vetta della classifica della Serie A e magari anche agli Ottavi di Champions. Indubbiamente ci sono delle mancanze, le conosciamo tutti, e si spera che la dirigenza intervenga nella maniera opportuna nel prossimo mercato estivo.