Il Milan non crede più nello Scudetto. Il passo falso contro il Bologna è un punto di non ritorno per i rossoneri e Stefano Pioli
Stefano Pioli non può più giocare a nascondino, per poi fare tana libera tutti. La partita contro il Bologna ha rappresentato un punto di non ritorno. Il mister al termine della sfida di San Siro è uscito allo scoperto, facendo capire che allo Scudetto ci credeva ancora, ma il pareggio con i felsinei ha cambiato tutto.
Il Diavolo non è riuscito a trovare la quinta vittoria consecutiva, venendo fermato dal Bologna, in una partita che lascia l’amaro in bocca. Impossibile che non sia così dopo aver sbagliato due rigori, dopo aver rimontato e dopo essere stati ripresi allo scadere per una disattenzione difensiva, l’ennesima, che è stata pagata a caro prezzo.
Il Milan, anche se pubblicamente non lo aveva più detto, credeva nello Scudetto e lo dimostra la reazione avuta dai giocatori al fischio finale, piegati sulle gambe per non essere riusciti a battere gli uomini di Motta. Poi Pioli, in conferenza stampa, lo ha fatto capire senza troppi giri di parole: ora il mister ha paura perché non sa come reagirà la squadra a questa batosta subita. Una batosta psicologica che pone il suo Milan davanti ad un’unica verità: per lo Scudetto adesso è davvero finita e con la qualificazione blindata, il rischio di non avere le motivazioni giuste per affrontare le prossime partite è davvero alto.
Frosinone sarà un banco di prova importante per capire se i rossoneri sapranno reagire o se c’è il rischio di farsi risucchiare nella lotta Champions.
Il Milan in Serie A è lì al terzo posto, in una terra di nessuno, troppo lontano dalla vetta, e con un vantaggio rassicurante dalla quinta piazza.
Non resta che blindare la zona Champions per dedicarsi alla conquista dell’Europa League. Un obiettivo non impossibile visti gli avversari. Il miglior Milan, d’altronde, può certamente giocarsela con Liverpool e Bayer Leverkusen che sembrano le squadre più attrezzate a conquistare il trofeo, senza chiaramente dimenticare l‘Atalanta, che in stagione ha già battuto il Diavolo per ben due volte. Ci saranno da tenere d’occhio anche il Brighton e il Marsiglia, che non sono certo il Manchester City o il Real Madrid. Vincere l’Europa League è dunque davvero possibile, ma servirà un Milan diverso. Magari quel Milan ammirato contro il Psg.