L’intervista di Fabio Fazio in diretta TV a Rafael Leao, il fuoriclasse del Milan che sta lanciando il suo primo libro autobiografico.
Il gol in campionato ancora stenta ad arrivare. Ma intanto Rafael Leao può consolarsi con una produzione personale assolutamente innovativa ed inaspettata. Il fuoriclasse del Milan infatti ha da poco completato il suo primo libro autobiografico.
“Smile” uscirà nelle libreria e negli store on-line a partire dal 20 febbraio prossimo. Ma Leao è già al settimo cielo per questa novità, tanto da essere stato chiamato da Fabio Fazio e parlarne nell’ultima puntata domenicale di Che tempo che fa, in diretta sul Nove.
La copertina del libro vede un Leao sorridente, nel suo classico modo di fare. Il milanista ha spiegato così la scelta del titolo: “Per me la vita deve essere così, sorridere ogni giorno. Se hai la fortuna di svegliarti, stare con i tuoi cari e fare un lavoro che ti piace, devi sorridere. Io già dall’infanzia giocavo a pallone tutto il giorno, mi ha tenuto lontano da cattive strade. Ho voluto raccontare tutto questo, la gente voleva sapere della mia storia”.
Arrivato a Milanello nel 2019, quando aveva appena 20 anni, Leao oggi è un uomo ed un fuoriclasse affermato: “Sono arrivato giovanissimo e mi hanno aiutato a crescere. All’inizio è stata dura adattarsi in un club così importante, ma non ho mai pensato di andare via. Una delle persone che mi hanno aiutato di più è Maldini, mi ha voluto al Milan e mi è stato vicino. Se mi manca? Sì, e gli mando un saluto”.
Altra figura chiave per Leao è stato sicuramente Zlatan Ibrahimovic: “Lui è sempre lo stesso, sia da calciatore sia ora che non gioca più. Anche lui mi ha aiutato, mi ha spronato, avrei voluto giocare di più accanto a Ibra. Una persona incredibile, hanno fatto bene a metterlo in società. Per noi è un fratello maggiore”.
Sul campionato in corso: “Il pari col Bologna ci sta stretto, ma il calcio è così. Siamo stati sfortunati, accettiamo e pensiamo al Frosinone. I rigori sbagliati? Il prossimo lo tiro io, anche se Giroud è uno specialista e capita di sbagliare qualche volta, è un grande giocatore e farà bene di nuovo”.
Infine una considerazione sul delicato tema del razzismo negli stadi e sull’episodio capitato a Udine con Maignan: “Mi dispiace per Mike e per tutti i calciatori neri, in generale. Dobbiamo combattere, dentro e fuori i campi, sia noi atleti che la società. Ringrazio il Milan ed i miei compagni per essersi fermati su questa situazione delicata. Non finirà mai il razzismo, ma dobbiamo combattere.”