Lo Stadio del Milan diventa materiale per una polemica a distanza tra sindaci e comuni. Giuseppe Sala non ha preso bene certe affermazioni.
Ormai da mesi il Milan ha abbandonato definitivamente l’idea di costruire, in collaborazione con l’Inter, uno stadio nuovo di zecca all’interno del comune di Milano. Colpa delle troppe titubanze e dei rallentamenti decisivi sul progetto del nuovo San Siro, che avrebbe preso il posto dell’attuale Giuseppe Meazza.
Il sindaco Giuseppe Sala e la sua giunta sono apparsi sempre troppo critici e non decisi sull’idea di un nuovo impianto in zona San Siro. Per questo motivo la proprietà rossonera RedBird ha accelerato sull’alternativa San Donato Milanese, trovando nell’area San Frencesco una zona ideale per costruire dal nulla il suo stadio di proprietà.
Apertura totale invece da parte di Francesco Squeri, sindaco di San Donato, per accogliere il progetto rossonero. Nelle scorse ore, vista la notizia di un tentativo di riqualificare San Siro, lo stesso primo cittadino del comune a sud di Milano ha parlato di tentativo in extremis per paura di perdere l’impianto di Milan e Inter.
Caso diplomatico per il nuovo stadio del Milan
Considerazioni che Beppe Sala non ha preso affatto positivamente. Il sindaco di Milano, come riferito da Ansa, ha risposto senza mezzi termini al collega Squeri, facendo come scoppiare una sorta di caso diplomatico tra i due comuni.
“Giudicare il lavoro degli altri è sempre qualcosa che non va bene quindi io non voglio giudicare il lavoro del sindaco di San Donato. Mi è parso un po’ sgradevole, detto ciò io l’ho ricevuto con estrema cordialità ma se la mette così basta che poi non venga a chiedere aiuto”.
Sala si è dimostrato negativamente colpito dalle parole di Squeri sulla mossa nell’area San Siro. Il rischio è quello di una mancata collaborazione tra i due comuni riguardo al futuro stadio del Milan. Di recente il sindaco di San Donato aveva auspicato un aiuto da parte di Milano nella gestione della sicurezza e della mobilità, ma con l’aria che tira Sala non pare affatto propenso ad intervenire.
“Noi faremo la nostra parte e nulla di più all’interno del nostro perimetro – ha aggiunto Sala, pronto a lavarsi le mani sul fronte sicurezza – Mi pare che il problema però vada al di là del nostro territorio. Perciò sono fatti di San Donato“. Lo stadio del Milan nell’area San Francesco sta diventando un caso vero e proprio, nella speranza che questa diatriba non comprometta il buon esito dell’iter burocratico.