Alessandro Florenzi ha rilasciato un’intervista per Sportmediaset dopo i fatti di Udine. L’esterno rossonero ha affrontato diversi temi.
Alessandro Florenzi, nonostante le tante voci che lo vedono lontano da Milanello in estate, si sta confermando un leader tecnico e carismatico del gruppo rossonero. Ci mette sempre la faccia per la causa milanista, di qualsiasi argomento o questione si tratti, sia in campo che fuori. Lo ha fatto per ultima nella trasferta di Udine al Blue Energy Stadium, quando Mike Maignan è stato preso di mira da cori e insulti razzisti.
Anche in questa spiacevole occasione, Ale Florenzi ha mostrato grandissimo attaccamento al suo compagno e al gruppo rossonero in generale. L’ex Roma è stato chiamato a rispondere di quanto successo ai microfoni di Sportmediaset, per poi affrontare diverse altre tematiche rossonere. Di seguito le sue parole.
L’intervista a Florenzi
Ale Florenzi ha innanzitutto parlato di quanto accaduto nel match contro l’Udinese: “Uscendo dal campo ci siamo presi una grande responsabilità ma siamo stati vicini al nostro Mike. Se non ci avesse detto che era pronto per rientrare, non lo avremmo fatto. Dopo la partita ne abbiamo riparlato tra di noi e come squadra ci siamo fatti i complimenti per come abbiamo gestito la cosa. Non basta più dire solo ‘stop al razzismo’, servono azioni concrete che possano andare anche contro la cosiddetta ‘legge del campo’”.
Florenzi si è poi spostato sugli obiettivi stagionali della squadra, Scudetto ed Europa League quelli rimasti ma importantissimi: “Innanzitutto bisogna fare i complimenti a Juventus e Inter per questo percorso quasi netto. Noi facciamo il nostro percorso e verso marzo-aprile vedremo a che punto saremo. Anche a me piaceva come a Pioli il nascondino? Sì, anche se mi piaceva di più giocare a calcio… L’Europa League il Milan non l’ha mai vinta. Perché non deve essere un obiettivo allora? Sta lì”.
L’esterno rossonero si è poi concentrato sull’impatto dei nuovi acquisti, su tutti Okafor e Jovic che stanno stupendo nel recente periodo: “Si sono inseriti in modo eccezionale nel gruppo, dovevano solo ritrovare la miglior condizione fisica. Jovic non aveva neanche fatto la preparazione, Okafor ha avuto qualche stop and go fisico ma sono molto forti”.
Florenzi tra Leao e i leader
Infine, Florenzi ha concluso parlando di Leao e di chi siano i leader del gruppo quando manca Ibra: “Da Rafa che è un campione ci si attende sempre tanto, ma fa girare a livello offensivo la squadra. Due dei tre gol che abbiamo fatto a Udine partono da lui. Leader? Ne abbiamo tanti, tutti diversi, compreso me. Forse è questo il segreto, averne tanti con caratteristiche diverse”.