Il tecnico della Dea non ha digerito la scelta della Lega sulla data del recupero contro l’Inter e lo ha detto nell’intervista
Questo mese che verrà può rivelarsi già fondamentale per la stagione di tante squadre, sia in campionato che in Europa. Nelle prossime settimane ci saranno sfide cruciali per rimane in corsa per i rispettivi obiettivi ed è praticamente vietato sbagliare.
In Serie A è ancora tutto davvero aperto in ogni zona della classifica, dalla corsa Scudetto alla lotta per un posto in Champions League, per cui ogni partita può fare la differenza. La speranza degli allenatori è quella di avere la rosa quasi al completo per potersi giocare queste partite chiave, con il calendario che però mette tutti a dura prova ed espone al rischio di infortuni. Lo sa bene anche Gian Piero Gasperini.
L’Atalanta si gioca moltissimo in questo periodo perché ha tanti scontri diretti in programma, compreso quello contro l’Inter che è stato rimandato per la Supercoppa Italiana. Il tecnico della Dea ha rilasciato una lunga intervista a L’eco di Bergamo, nella quale ha anche lamentato la scelta della Lega si spostare la partita al 28 febbraio. “Mi ha dato fastidio dove ci hanno piazzato il recupero con l’Inter, tre giorni dopo il Milan a San Siro. Saremo gli ultimi a recuperare, si poteva inserire nelle settimane precedenti che di spazio ce ne era”.
Le parole del tecnico della Dea
Gli orobici dovranno infatti la trasferta contro il Diavolo domenica 25 febbraio e tornare subito a San Siro mercoledì 28 per affrontare la squadra di Simone Inzaghi. Due partite difficilissime a distanza ravvicinata, cosa che non ha fatto piacere all’allenatore dei bergamaschi.
L’Atalanta dovrà affrontare anche due affrontare anche altre sfide molto importanti a stretto giro di posta, contro Lazio, Bologna e Juventus, e la sua marcia per entrare nell’Europa che conta vivrà una fase quasi decisiva in questo periodo invernale. Nell’intervista il tecnico ha però analizzato anche altre questioni.
Gasperini ha poi parlato anche del suo percorso all’Atalanta e di una sua preoccupazione: “Una cosa mi preoccupa davvero: l’idea che si cominci a ragionare come quelle big che sono costrette ad andare in Europa per questioni economiche, perché se falliscono l’obiettivo vengono a mancare i fondi per andare avanti. Se l’Atalanta comincia a ragionare così diventa una squadra perdente“.