Il compianto Gigi Riva ha avuto a che fare anche con il Milan durante la sua sfolgorante carriera, tra gol, rifiuti storici e infortuni.
Lutto totale per il calcio italiano ed internazionale. Nella giornata di lunedì 22 gennaio ci ha lasciati Gigi Riva, uno dei calciatori più forti e mitici della storia del nostro sport. Un attaccante che ha fatto la storia, anche perché ancora oggi resta il goleador più prolifico con la maglia della Nazionale azzurra.
Il mitico ‘Rombo di tuono‘ è scomparso a quasi 80 anni, ma il suo mito non si esaurirà così facilmente. Non solo per i record e per le tante reti segnate, ma per ciò che ha rappresentato in un calcio che non esiste più. Infatti Riva resterà nella leggenda per quello Scudetto incredibile vinto con il Cagliari nel 1970, con una squadra operaia ed isolana, un’impresa forse irripetibile nel calcio di oggi.
Storici anche i rifiuti di lusso di Riva, che ovviamente per le sue qualità offensive innate attirò l’interesse delle big italiane. Tanto si è parlato del ‘no’ secco all’offerta di Gianni Agnelli, che avrebbe speso fior di quattrini per portarlo alla Juventus insieme al portiere Enrico Albertosi. Ma in pochi sanno che Gigi rifiutò pure il Milan.
Quando il Milan voleva Gigi Riva come nuova stella
Il sogno del Milan, nell’osservare quell’attaccante mancino dalla potenza inusuale, fu quello di portarlo in maglia rossonera anticipando la concorrenza di Inter e Juve. Inoltre sarebbe stato fantastico vederlo in coppia con Gianni Rivera, altro grande mito del calcio italiano anni ’70.
Nereo Rocco spinse per avere Riva come nuovo attaccante, per costituire un tridente da sogno con Rivera e Pierino Prati. Ma anche in quell’occasione il centravanti di Leggiuno decise di dire no. Tale retroscena dovrebbe risalire all’estate 1971, quando il Milan cedette Nestor Combin al Metz e provò a rimpiazzare l’attaccante francese proprio con Rombo di tuono, ma senza riuscirvi.
Riva restò solo un grande rivale del Milan, come dimostrano i numeri in carriera: l’attaccante da poco scomparso ha disputato 21 gare contro i rossoneri con la maglia del Cagliari, segnando ben 11 reti. Anche se la sua vittima preferita resta il Bologna, contro cui ha messo a segno 15 gol in carriera.
L’infortunio in Cagliari-Milan del 1976
Al Milan è legata anche la pagina più triste della carriera di Gigi Riva, quella dell’addio definitivo non per sua scelta. In passato aveva già subito diversi infortuni, in particolare al legamento collaterale della caviglia che gli fece saltare gran parte della stagione post-Scudetto con il Cagliari.
Ma il peggio arrivò il 1 febbraio 1976, quando il Cagliari ospitò il Milan al Sant’Elia. I sardi lottavano per non retrocedere, i rossoneri per un posto d’onore in campionato (finirono al terzo posto). Una domenica terribile per Gigi Riva, che dopo un contrasto all’apparenza innocuo con Aldo Bet si accasciò a terra dolorante: distacco del tendine dell’adduttore nella coscia destra fu la terribile prognosi, all’epoca un infortunio muscolare grave.
Riva concluse anzitempo il campionato, che vide il Cagliari retrocedere clamorosamente solo 6 anni dopo lo storico Scudetto. Ma la cosa peggiore è che non si riprese più, senza ritornare mai in campo. Quella sconfitta per 3-1 in casa contro il Milan resta l’ultima apparizione in Serie A di Rombo di tuono, che provò a recuperare dagli infortuni, ma senza successo, fino al ritiro ufficiale datato 1977.