Maignan si sfoga: “Una vergogna, servono sanzioni forti. I razzisti non devono più entrare allo stadio”

Maignan ha parlato a Sky dopo Udinese-Milan: inevitabile parlare del brutto episodio di razzismo del primo tempo.

Purtroppo ci sono stati insulti razzisti nei confronti di Mike Maignan a Udine. Stando alle indiscrezioni, è stato chiamato “Monkey” (scimmia in inglese). Motivo per il quale il portiere francese ha lasciato la porta e il campo. L’arbitro Fabio Maresca ha anche sospeso la partita per alcuni minuti. Un vero peccato.

Maignan commenta l'episodio di razzismo
Mike Maignan, intervista dopo Udinese-Milan (Ansa Foto) – MilanLive.it

Maignan si è concesso ai microfoni di Sky Sport per commentare l’accaduto: “Nel primo tempo al primo rinvio sono andato a riprendere la palla per rinviarla e mi hanno fatto il verso della scimmia. Non ho detto niente. La seconda volta lo hanno rifatto, ho richiamato la panchina e il quarto uomo spiegando cosa era successo. Ho detto che non si può giocare così a calcio, non è la prima volta che succede. Sono persone ignoranti, non si tratta di tutta la curva. I fischi sono normali, però queste cose non devono succedere“.

Mike è stato sostenuto dalla squadra: “Abbiamo un grande club e un gruppo molto forte, siamo una famiglia. Tutti sono venuti da me per sostenermi. Poi in campo siamo rientrati con ancora più voglia di vincere per questo motivo. La risposta giusta è vincere“.

L’ex Lille non pensa alla classifica del campionato: “Non guardo la classifica, andiamo avanti partita per partita cercando di dare il meglio e vincere. Oggi non possiamo guardare la classifica, perderemmo energie“.

L’estremo difensore del Milan ha proseguito così: “Ora non vorrei parlare con quelle persone che mi hanno insultato. Devono avere una sanzione molto forte, parlare non serve a niente. Sono tifosi tra virgolette, devono rimanere a casa e non venire più allo stadio. Questa è una sanzione. Certi atteggiamenti sono una vergogna“.

Maignan conclude così: “La Procura deve prendere decisioni forti. Raccoglie sempre le nostre parole dopo le partite e non succede nulla“.

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