L’episodio che ha visto coinvolto Mike Maignan, portiere del Milan insultato da una parte del pubblico dell’Udinese in malo modo.
La vittoria del Milan in casa dell’Udinese fa felici i tifosi rossoneri. Ma sicuramente è in parte oscurata dalla brutta situazione capitata nel primo tempo dell’anticipo di sabato. Ovvero gli insulti piovuti ai danni di Mike Maignan, portiere titolare del Milan.
Maignan è stato vittima di epiteti di stampo razzista, come lui stesso ha percepito e rivelato all’arbitro Fabio Maresca. Parole dure e crude nei confronti del calciatore francese, il quale ha deciso di abbandonare il campo. Nella ricostruzione di DAZN, Maignan dopo aver sentito gli insulti più volte ha scelto di uscire dal rettangolo di gioco e tornare negli spogliatoi.
La parola lanciata ai suoi danni da alcuni beceri tifosi della curva udinese è “Monkey“, ovvero scimmia in lingua inglese. Lo ha confermato Maignan stesso: “Hanno fatto il rumore della scimmia, non è la prima volta che succede a me o ad altri. L’arbitro lo deve capire, ora bisogna passare dalla procura. Ho sentito il sostegno di tutti, siamo qui per giocare a calcio, per fare spettacolo. Mi è dispiaciuto andare via dal campo, poi abbiamo parlato e deciso di rispondere tornando in campo. Ero arrabbiato più che deluso, anche Ibrahimovic mi ha consigliato di rimanere forte con la testa, tornare in campo e vincere la partita”.
Maignan dopo aver udito gli insulti ed i versi di scimmia nei suoi confronti ha parlato con l’arbitro Maresca, prendendo la decisione di uscire dal campo perché stufo di certe manifestazioni. Lo stesso fischietto campano ha interrotto per 5 minuti l’incontro, dialogando con Pioli e dando una sua interpretazione: riprendere il match ma con la minaccia di sospenderlo definitivamente in caso di nuovi insulti razzisti.
Nel frattempo Maignan e compagni sono tornati negli spogliatoi del Bluenergy Stadium. Il portiere è stato rinfrancato da tutti, che gli hanno proposto di tornare in campo a testa alta e di rispondere con una grande prova a questi insulti.
In questi minuti molti personaggi del mondo del calcio stanno mandando a Maignan il proprio sostegno e la solidarietà del caso. Anche Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha condannato l’episodio: “Siamo solidali con Maignan e condanniamo duramente quanto accaduto a Udine. Bene ha fatto l’arbitro a sospendere la gara, non si deve giocare per forza quando accadono questi comportamenti vergognosi”.